Abbiamo sempre avuto la percezione che le campagne elettorali rappresentino un tempo sospeso della nostra vita quotidiana. Dal momento in cui si compilano le liste a quello del voto, il rapporto “politica – elettore” è bellissimo, unico, trasparente. Tutti sono pronti a far trionfare il merito, ad aiutare il prossimo, a sostenere battaglie titaniche per sete di giustizia. A Messina per esempio c’è tanta bella gente pronta a candidarsi per amore della comunità. Pronti a scendere in lizza pur di salvare la città dal dissesto non solo economico. I buoni propositi pre – elettorali ci portano sempre al cuore dei problemi, alla radice delle contraddizioni in cui viviamo con la frammentazione dei veri valori. Ogni candidato è un angelo e qualcuno lo è anche di più, peccato che alla prova del nove (quando si deve amministrare Comune, sottogoverni, Enti in genere) ci ritroviamo con conti in rosso, scandali e assunzioni clientelari. E non è questione di età o di colore politico: il sistema che muove certe operazioni di bonifica è solo di facciata e serve a garantire sempre gli stessi uomini. Perché il politico, l’imprenditore, il comunicatore di riferimento appartiene a quell’universo negativo e come accade quanto i rifiuti non vengono raccolti giorno per giorno, la sporcizia si accumula nei Palazzi generando un forte odore sgradevole. Alla fine la politica si indurisce e i pensieri si incupiscono. Che sia questo il problema dei messinesi? Da molti candidati straripa quotidianamente una vampa immonda: il male amministrativo come osceno lievito dell’ascolto, l’impostura come preferenza al voto. Ormai il catalogo delle porcherie cittadine è così sterminato che la nostra sensibilità è atrofizzata, pronta per essere manipolata in favore di questo o quel candidato, che magari, anzi con molta probabilità, di etico ha ben poco o nulla. I buoni propositi, la lotta alla criminalità e alla corruzione non sempre sono nei cuori di chi asserisce di voler adempiere a questi doveri. Quando verranno da voi a richiedervi il voto, l’aiuto, il sostegno siate chiari nel concedere loro fiducia. Il rapporto politica – elettore parte da lì, parte dalla lealtà, sentimento poco praticato, in ogni campo dell’azione umana. Se esiste un candidato a sindaco che condivide questa idea, di certo non sarà IMG Press a negare il carburante per farlo correre. E magari aiutarlo a vincere. Ma per il momento, nella confusione attuale, intossicata da pifferi diabolici, è sempre più difficile coltivare il merito, nutrire la giustizia, ricercare il bene comune. Chi si pone qualche dilemma è guardato con sospetto, quasi fosse un corpo estraneo al Sistema. Con la benedizione della LOBBY dello STRETTO. Il bene di Messina è fuffa, il resto non conta.