L’intesa tra i Radicali e la Destra di Francesco Storace alla regione Lazio, è saltata per un ‘ostacolo tecnico’. Lo ha reso noto lo stesso Marco Pannella in un intervento a Radio Radicale. Pannella ha collegato il mancato accordo ad un disguido di natura tecnica: la Destra di Storace, "non è riuscita a portarci il loro simbolo", in tempo per raccogliere le firme.
"Siccome mi sono dovuto dedicare in queste ore alla liste nazionali del mio partito, ho tardato a compilare il simbolo della coalizione che mi porta alla candidatura alla presidenza della Regione Lazio. Me ne scuso (con Pannella), ma non ho avuto tempo" ha detto Francesco Storace, "Io continuo a dire a Pannella che vorrei che quest’alleanza tecnica ci possa essere: poi se lui ha difficoltà con le firme per la candidatura da Presidente possiamo aiutarlo anche lì".
"Oggi e domani La Destra presenta le sue liste per la Camera e il Senato in tutta Italia. Competeremo alle elezioni politiche con il centrodestra, in una battaglia che si e’ improvvisamente riaperta. Il turbinio mediatico di Berlusconi ne e’ prova, il nostro lavoro sul territorio fara’ il resto assieme agli alleati" scrive il segretario nazionale de La Destra sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.
"Dal Parlamento, questa destra lavorera’ per un’aggregazione ancora piu’ vasta nel futuro dell’Italia, che non tradisca le nostre radici, e sia capace di innovare nel rispetto della nostra tradizione. Chi ha tradito e’ finito – aggiunge Storace – noi torniamo. E’ la promessa piu’ bella per il nostro popolo".
"Andiamo alle elezioni del 24 e 25 febbraio – prosegue Storace – con la consapevolezza che la nostra cultura politica non e’ scomparsa nella sua forma organizzata. Cinque anni di ostruzionismo non sono stati sufficienti a fiaccare la nostra forza; scompare dalla politica l’assassino della destra italiana, che risponde al nome di Gianfranco Fini. Costui si salvera’ solo se la coalizione di Monti dovesse superare il 10 per cento dei voti: faremo di tutto per impedirlo.
"Del resto – continua Storace – gli italiani hanno compreso – lo testimoniano i sondaggi – che la coalizione centrista messa su attorno al presidente del Consiglio che nessuno ha votato, e’ davvero inutile. La sfida sarà tra centrodestra e centrosinistra". Dal campo di Bersani, dice ancora, "restano fuori i consensi di sinistra finiti a Grillo e si eleva con triste e rispettabile consistenza il bottino elettorale del pm Ingroia, incredibilmente passato dalle polemiche giudiziarie in toga a quelle forsennate in politica.
"Forse faceva lo stesso mestiere anche prima. La Destra porta in dote alla coalizione di centrodestra il grande messaggio della sovranita’ nazionale. Con noi, non ci sarà spazio per i governi tecnici; l’Europa dovrà fare i conti con l’Italia; il sociale non sarà più considerato una parolaccia. Andiamo a queste elezioni con la nostra bandiera. Non la tradimmo nel 2008, quando fummo lasciati fuori coalizione; non l’abbiamo tradita ora, nonostante quel che molte voci annunciavano".