Pdl: scontro su “impresentabili”. Fuori Cosentino, dentro Scilipoti

Caos Pdl nel giorno della presentazione delle liste per le elezioni. Ieri, dopo una lunga nottata di trattative, i vertici del partito e Silvio Berlusconi si sono riuniti di nuovo a palazzo Grazioli dove per tutto il pomeriggio è andato in scena un vero e proprio braccio di ferro sui nomi in lista. Il caso più eclatante riguarda la Campania e la candidatura di Nicola Cosentino, che in serata ha fatto annunciare la sua ‘rinuncia’ dal presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro che parla di "esclusione dolorosa". Alle prime voci di una mancata candidatura dell’ex sottosegretario, si è diffusa la notizia della sparizione delle liste con le firme di chi aveva già accettato la candidatura in Campania. Dal Pdl smentita con una nota ufficiale, ma molti esponenti del partito, candidati proprio in Campania, hanno raggiunto in fretta la loro regione per raccogliere di nuovo le firme entro il termine ultimo per la consegna delle liste.

E all’Hotel Terminus di Napoli (dove in contemporanea si svolge il casting di ‘Uomini e donne’) sfila una processione di candidati pidiellini. La non candidatura di Cosentino e’ "una scelta giusta", commenta Angelino Alfano, mentre i focolai di rivolta nelle fila del partito di via dell’Umiltà si sono accesi in tutta Italia, con gli esponenti locali in protesta per i nomi paracadutati da Roma. Alla fine Silvio Berlusconi correra’ da capolista al Senato in tutte le regioni e Angelino Alfano alla Camera. L’Abruzzo è riuscito a respingere le candidature di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti che avevano scatenato le proteste dei dirigenti locali del Pdl, con la minaccia di dimissioni del governatore Gianni Chiodi. Ma il più noto dei ‘Responsabili’, Mimmo Scilipoti, alla fine viene candidato in extremis in Calabria, numero sei al Senato.

Rinuncia alla candidatura Marco Milanese, ex consulente dell’ex ministro Tremonti e deputato del Pdl, coinvolto in alcune inchieste giudiziarie. Confermata la candidatura dell’ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, numero due al Senato in Liguria. Un posto ‘blindato’ anche per la presidente dimissionaria della Regione Lazio, Renata Polverini, numero tre dopo Alfano e Cicchitto. Elezione certa anche per Roberto Formigoni, numero due al Senato dietro Berlusconi. In Calabria correra’ Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato Antonio, assassinato dalla criminalita’ organizzata nel 1991, mentre in Emilia Romagna spunta a sorpresa il nome dell’ex sindaco socialista di Roma Franco Carraro.

Sulla questione degli ‘impresentabili’, durissimo il commento del leader di Sel Nichi Vendola. "A sinistra vogliamo far sentire profumo di diritti sociali. A destra si sente ancora la puzza di camorra", dice il leader di Sel, che invita anche Bersani a "essere piu’ grintoso" su questo tema. E lo stesso segretario del Pd parla di "distanza stellare tra il modo in cui noi abbiamo fatto le liste con le primarie e il modo in cui lo hanno fatto loro". "In quale altra democrazia del mondo si sarebbe vissuto questo psicodramma su Cosentino dentro o fuori dalle liste?", chiede il presidente della Camera, Gianfranco Fini.