Biancheria intima, cravatte, regali di Natale, cene, viaggi. Persino cibo per gatti. I soldi dati dalla Regione Liguria al gruppo Idv per spese istituzionali sarebbero finiti (anche) in questa grottesca lista di acquisti effettuati dai quattro consiglieri (nel gruppo oggi resta solo Maruska Piredda mentre Nicolò Scialfa, Stefano Quaini e Marylin Fusco hanno cambiato bandiera) che hanno ricevuto un avviso di garanzia per le loro presunte "spese pazze". I particolari emergono dall’indagine coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Piacente che ieri ha disposto una perquisizione negli uffici dell’Idv. Nello specifico, il tesoriere Giorgio De Lucchi da solo risponde di appropriazione indebita ai danni del partito Italia dei Valori e in concorso con la convivente, una funzionaria dell’Agenzia delle entrate della Sopezia, di favoreggiamento nei confronti dell’allora gruppo regionale Idv. I consiglieri (Nicolò Scialfa, Maruska Piredda, Stefano Quaini e Marylin Fusco) rispondono invece di concorso in peculato "perchè – si legge nelle carte della procura – quali componenti del consiglio regionale e gruppo consiliare Idv, si appropriavano di somme di denaro pubblico (che venivano quindi distratte a spese per finalita’ personali e non istituzionali) erogate dalla Regione Liguria quali contributi in favore del Gruppi consiliari, per il funzionamento, nonche’ per le iniziative politiche e per le attività collegate ai lavori del Consiglio di ciascun gruppo consiliare". "De Lucchi avrebbe prelevato in contanti il denaro dell’Idv presso alcuni istituti – si legge ancora – e consegnato ai singoli consiglieri, i quali sottoscrivevano apposite ricevute. Successivamente questi ultimi consegnavano a De Lucchi i giustificativi di spesa. Gli inquirenti avrebero reperito materiale che prova che i consiglieri – si legge ancora – hanno affrontato spese da considerarsi personali e comunque estranee alle finalità ex art 21.r. 39/1990, si ritiene con i contributi erogati dalla Regione ex art. 2, legge 39/1990". L’indagine, secondo quanto riferito in procura, ha avuto inizio dalla precedente inchiesta sulle sponsorizzazioni al Pontedecimo Calcio relative al 2006 e 2007, stagione in cui Marylin Fusco era segretaria e suo marito, Giovanni Paladini, era presidente onorario. Anche questa inchiesta è condotta dal pm Nicola Piacente. "Prendiamo atto delle indagini che la magistratura sta svolgendo nei confronti di ex esponenti dell’Italia dei Valori in Liguria e ci rimettiamo alla valutazione che questa fara’", e’ stato il commento di Antonio Di Pietro. "Nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate l’IdV, parte lesa, si costituira’ parte civile", ha precisato.