Cdm getta spugna, difficoltà insuperabili per Erasmus

Niente da fare per i giovani impegnati nei programmi Erasmus. Il Consiglio dei ministri di ieri, informa il comunicato finale, ha infatti "valutato approfonditamente, grazie alle relazioni dei ministri dell’Interno e degli Affari esteri, la possibilità di consentire agli studenti Erasmus la partecipazione al voto dall’estero per le prossime elezioni politiche, come auspicato in precedenza. Risultato: "La discussione ha posto in evidenza delle difficoltà insuperabili: anzitutto di tempo e di praticabilità e, soprattutto, di costituzionalità nel selezionare unicamente gli studenti Erasmus, escludendo tutti gli altri soggetti che si trovano all’estero per ragioni di studio, ma senza una borsa Erasmus, come nuova categoria di elettori temporanei". "La discrezionalità di scelta che eserciterebbe il Consiglio con questa decisione – si rileva ancora – contrasta con i principi di partecipazione democratica, eguaglianza ed effettività del diritto di voto previsti dalla Costituzione". Secondo quanto si è appreso in seguito esclusa da subito la strada del decreto legge, qualcuno ha anche suggerito la possibilita’ di procedere per via amministrativa, dunque senza passare per una decisione del Consiglio dei Ministri, assegnando soldi alle universita’ per venire incontro il piu’ possibile, alle spese di rientro degli studenti che, in costanza di elezioni politiche, si sarebbero trovati all’estero per motivi di studio avendo aderito al programma europeo. Ma anche questa strada, al di la’ della situazione economica, avrebbe costituito una disparita’ rispetto agli altri studenti, ma anche ai diversi docenti, che sono andati a studiare fuori dai confini nazionali grazie ad altri progetti. Anche questa soluzione sarebbe stata decisamente impugnabile e avrebbe rischiato di invalidare il voto.