L’ennesimo "colpo di grazia" subito dall’ATM da parte del Collegio dei Revisori dei Conti che ne ha bocciato il bilancio di esercizio 2011 impone adesso, così come richiesto anche dai sindacati, delle scelte forti e rivoluzionarie da parte del Commissario Luigi Croce che possano ridare speranza all’azienda, ai lavoratori e, di riflesso, agli utenti!
Ne è convinto il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni che, conti alla mano, ripropone una soluzione prospettata all’ex assessore alla mobilità urbana Melino Capone che, oltre a essere tecnicamente e giuridicamente possibile – secondo il consigliere – fermerebbe di certo l’emorragia finanziaria di un "carrozzone" giunto ormai al…."capolinea"!
Gioveni propone di interrompere l’appalto decennale per la manutenzione e il controllo dell’infrastruttura tranviaria con l’impresa “Ventura” (da qualche anno concesso in proroga) assorbendo dalla stessa ditta le pochissime ed esperte unità in organico, visto che i soli operai addetti alla manutenzione della linea ferrata (che spaziano fra le 6 e le 9 unità) riescono con competenza e professionalità a portare da soli avanti la “baracca”!
Posto che i livelli minimi di sicurezza all’utenza devono essere garantiti mantenendo in efficienza i 7,7 Km. di linea ferrata a doppio binario, non può che sorgere spontanea la domanda:
• quante risorse risparmierebbe l’ATM se “chiudesse” definitivamente i rapporti con la ditta “Ventura” assorbendo direttamente le pochissime maestranze in organico visto che queste, per altro ormai abbastanza formate ed esperte, non graverebbero di certo finanziariamente alla stessa stregua di un appalto?
Il risparmio, infatti, dati alla mano, visto che l’ATM sborsa ogni anno più di 1 milione e 200.000 euro sarebbe all’incirca proprio di 1 milione!!!
Gioveni riporta l’esempio pratico di una lavorazione tipo effettuata in una sola giornata:
il costo al metro lineare per il livellamento delle rotaie è di 143 euro per una lunghezza giornaliera complessiva di circa 20 mt. eseguita normalmente con n. 4 unità.
I conti sono presto fatti: 2860 euro (143 x 20) viene a costare all’ATM una giornata tipo per questo genere di attività manutentiva esercitata a mezzo ditta a fronte invece di un costo di manodopera interna complessivo che ci sarebbe stato di circa 400 euro giornaliero (100 x 4)!
QUESTI SONO NUMERI REALI, NON FANTASIE!
Si consideri, infine, che l’azienda trasporti lo scorso anno aveva anche iniziato un processo di manutenzione internalizzata della tranvia, avviando persino la formazione ad alcuni dipendenti, con tutte le conseguenze economiche che ciò ha comportato! C’è da chiedersi: che fine hanno fatto quelle potenziali professionalità?
Gioveni, quindi, invoca dal Commissario Croce atti concreti e coraggiosi che tendano a soddisfare un così virtuoso percorso che certamente garantirebbe la regolarità e la sicurezza dell’esercizio tranviario con un notevolissimo risparmio per le casse aziendali.