“Berlusconi sta ribadendo solo quanto ha sentenziato la Corte Costituzionale nel 2010 e nel 2011: la coppia omoaffettiva, nei suoi diritti e nei suoi doveri, può essere riconosciuta anche attraverso altre forme. Forzare, come stanno facendo le associazioni di sinistra, sull’allargamento del matrimonio, significa rischiare uno scontro ideologico improduttivo”. Lo afferma in una nota Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra), il quale continua dicendo che “proprio in termini di obbligo di garanzie reciproche, cioè di doveri, suggerirei al presidente Berlusconi, più che un semplice adeguamento del Codice civile, la creazione di un istituto ad hoc, come è avvenuto, ad esempio, nella cattolicissima Austria, in Germania, in Gran Bretagna o in Svizzera. Noi di GayLib lanciamo l’idea delle Unioni Omoaffettive, anche perché le coppie eteroafettive hanno già a disposizione l’istituto matrimoniale. Il Pdl dovrà accogliere l’opportunità – ha ripreso Daniele Priori, Segretario dell’associazione – e presentare fra i primi provvedimenti una proposta di legge sulla quale aprire un dialogo anche con Partito Democratico, per non permettere che la loro prossima e pressoché certa quanto insana alleanza con i clericali montiani possa permettere loro di rimangiarsi quanto stanno promettendo a gran voce da mesi alla comunità gay italiana. Perché in questa legislatura si giunga finalmente a un qualcosa di concreto – ha ripreso e concluso Oliari – è necessario che i gay italiani diano forza ai partiti maggiori e quindi non disperdano il loro voto consegnandolo ai cattolici dell’area Monti o ai partiti minori che, come Futuro e Libertà, hanno scambiato il loro profumo libertario per quello dell’incenso al fine di non scomparire dalla scena politica”.