Il derby cestistico di Messina resta nelle mani del CUS. Non è una scoperta, non è un modulo, non è nient’altro che la reiterazione di una certezza: con il sistema Sidoti – niente solisti, ma gioco di squadra – si alza il livello dello scontro e delle opportunità. La differenza tra Amatori e CUS Messina nella quindicesima giornata del campionato di DNC – gara terminata 68 – 81 – è racchiusa nella filosofia del gioco, ma anche nella qualità degli uomini, in campo e fuori. Daro Gullo torna e il tono offensivo del CUS prende quota, aumenta la capacità di penetrare la resistenza avversaria fino a piegarla. Ivan Riva è in una di quelle serate non ispirate? Ecco il gemello Jack Sereni giocare per due: velocità e forza in un viso da gentleman. Giacomino non lo noti in campo perché non parla, non protesta, non si agita, però fa male all’Amatori (all’occorrenza prendendola a sportellate) e soprattutto gioca, eccome usando il cervello superando gli avversari a colpi di finezza. Gullo, Sereni d’accordo, ma anche le bombe di Tomas Di Dio che mandano in frantumi le speranze dell’Amatori e il lavoro prezioso di Jappy Mercante, con stoppate e rimbalzi. Il risultato è che in questo derby di ritorno fioccano le occasioni e si concretizza la vittoria attesa e voluta che rende agevole e spedito il cammino degli universitari di Messina nella DNC. La presenza del fattore S – Sidoti – fa bene a tutti ma soprattutto al pubblico presente sugli spalti del Pala Tracuzzi che assiste così a una divertente sfida dopo anni di grigiore per mancanza di obiettivi. Per certi versi Amatori – CUS Messina giocano una partita di larghe intese con lampi di luce, scambiandosi spesso il ruolo, con Gabriele Adorno che sembra un samurai e si butta nella mischia sempre e comunque e Gaetano Arrigo che vale molto di più di quel che dice la sua storia sportiva: per generosità e grinta meriterebbe di giocare in una formazione di serie superiore. Chissà che la prossima stagione non riservi per lui qualche sorpresa… CUS Messina che comunque non perde mai la testa né la bussola nonostante qualche distrazione di troppo e qualche pausa mentale. Anche perché la sfida stracittadina va onorata. E anche l’Amatori di coach Romeo merita rispetto, perché se è giunto a giocarsi il derby con uno spirito battagliero, il caso non esiste. Ben vengano gare combattute durante la stagione perché aiutano il CUS Messina a non perdersi in fronzoli e a tenere sempre la concentrazione alta. Finisce comunque in gloria: con Gullo che alla fine ne in buca 7 su 12 da tre e Sereni che fa il pienone di consensi in campo (miglior realizzatore della gara con 25 punti!) e sugli spalti dove il pubblico femminile ha molto apprezzato il suo style. Evviva, il CUS vince e resta in testa e Messina vede giorni più sereni all’orizzonte.