“L’accostamento del montiano Casini dei diritti dei gay ai movimenti che fanno apologia della pedofilia è quantomeno ributtante e dimostra la chiusura sui temi etici dell’intera coalizione: come ha detto Schulz, ‘l’Europa non è à la carte’, ma va presa per intero proprio perché è un impegno, specialmente in materia di emancipazione e di libertà”. Lo afferma in una nota Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra) intervenendo sulla dichiarazione al programma ‘Non stop news’ di Rtl 102,5 del leader Udc in materia di matrimoni gay.
“Se Pierferdinando Casini avesse a cuore gli interessi dei cittadini italiani e non quelli dei cardinali, si accorgerebbe che l’Italia è in palese ritardo in materia di diritti delle coppie gay, superata ormai persino da paesi del Terzo mondo. Se si vuole trattare, finalmente, la questione, non ci si può infatti esimere dal riconoscere la coppia, poiché non ci sono solo i diritti, ma anche gli obblighi, cioè i doveri dei contraenti, come ad esempio l’obbligatorietà all’assistenza reciproca”.
“La posizione di Casini è quindi emblematica – ha concluso il presidente di GayLib – per cui mi trovo a dover insistere nell’invitare i gay di centrodestra a non dare il proprio voto alla coalizione di Monti ed ai partiti che lo sostengono, dall’Udc a Futuro e Libertà”
“Eventuali mezze aperture, fatte ad hoc, non vanno prese nemmeno in considerazione – ha ripreso Daniele Priori, segretario dell’associazione – semmai il centrodestra in Italia deve ripartire dall’esempio del conservatore inglese Cameron, il quale ha detto senza mezzi termini che un paese che riconosce le copie dello stesso sesso, è più forte”.