ASSOCIAZIONI GAY E LESBICHE CONVOCANO I PARTITI: RISPOSTE CONCRETE E TEMPI CERTI SUI DIRITTI CIVILI

Si terrà sabato a Roma, dalle ore 11, presso la CGIL Lazio – Sala Fredda, Via Buonarroti 12 / 51 l’incontro, dal titolo “Cambia Italia, organizzato dalle associazioni nazionali lgbt con i partiti del centro sinistra, di Rivoluzione Civile e Movimento 5 Stelle, sul pacchetto di proposte e leggi necessarie a rendere concreto un avanzamento sui diritti civili. Al confronto i partiti saranno rappresentati da Stefano Fassina, Partito Democratico – candidato alla Camera nel Lazio, Paolo Ferrero, Rivoluzione Civile – candidato alla Camera in Piemonte, Massimiliano Smeriglio, Sinistra Ecologia Libertà- candidato alla Camera nel Lazio, Stefano Vignaroli, Movimento 5 Stelle – candidato alla Camera nel Lazio. In sala saranno, inoltre presenti e porteranno un saluto Anna Paola Concia, attivista per i diritti lgbt, candidata al Senato in Abruzzo per il PD, Fabrizia Giuliani, attivista del movimento Se Non Ora Quando, candidata alla Camera in Lombardia per il PD, Alessandro Zan, attivista per i diritti lgbt, candidato alla Camera in Veneto per SEL, Sergio Lo Giudice, attivista per i diritti lgbt, Candidato al Senato in Emilia Romagna per il PD, Ivan Scalfarotto, attivista per i diritti lgbt, Candidato alla Camera in Puglia per il PD, Guido Allegrezza, attivista per i diritti lgbt, candidato alla Camera nell Lazio con SeL
Le associazioni organizzatrici vogliono che l’Italia cambi finalmente e non sia più la patria dell’arretratezza civile, riconoscendo piena cittadinanza alle persone LGBT e alle loro famiglie.
Milioni di cittadine e cittadini vivono in nuclei familiari che sono tuttora privi di riconoscimento legale e per questo sono discriminati giuridicamente ed economicamente. Lo sguardo sulla carta dell’Europa occidentale ci mostra desolatamente soli a non avere riconoscimenti per le famiglie omosessuali, mentre la Francia ha aperto il matrimonio civile alle persone dello stesso sesso e la Gran Bretagna si appresta a farlo. La richiesta ai partiti che nel loro programma prevedono l’emanazione di leggi a favore delle persone lgbt e delle loro famiglie è di legiferare nel primo anno della legislatura. Il momento della svolta è adesso.