Riflessione di un cittadino messinese (residente a Bergamo)…

Gentilissima redazione,
Chi le scrive è Letterio Ruggeri, oggi abitante a Bergamo. Circa quarantacinque anni fa lasciai Messina, la mia città natale, per questioni di lavoro. Sono nato e cresciuto a Gazzi, dove la mia famiglia abitava in una delle baracche di via Evagora. Da quando sono partito non ho più avuto la possibilità di tornare nei luoghi d’infanzia, se non di recente, e non vi nascondo la gioia e l’emozione nel ritornare, seppur per breve tempo, nella mia terra d’origine. Ho visto con piacere che le traverse delle cosiddette "palazzine" di Gazzi, negli anni in cui sono mancato, sono state arredate per tutta la loro lunghezza mediante la piantumazione di alberelli di ibiscus e prunus da fiore, due essenze pregiate che ho apprezzato, essendo io consulente di una ditta che si occupa proprio di ristrutturazione e manutenzione di parchi e giardini. Devo però sottolineare ed esprimere la mia meraviglia e il mio disappunto nel notare che il Comune di Messina adotta un metodo di potatura poco "ortodosso" che consiste nella decapitazione violenta della chioma, con recisione a "strappo", operazione questa effettuata in periodi non ideali per potature così importanti, vista la tipologia di essenze in questione. A questo punto devo pensare che siano proprio lontani i tempi in cui la ripartizione giardinaggio del Comune di Messina era affidata a persone altamente qualificate, che amavano il proprio mestiere e l’ambiente, aggiornando continuamente competenze ed attrezzature per dare il giusto decoro al patrimonio del verde pubblico. Ricordo che spesso mio zio nominava il signor Sorrenti, "Gazzoto" e capogiardiniere del Comune, e il suo giovane allievo Geometra Zagami. Chi ha una certa età potrà ben ricordare che il Comune di Messina primeggiava tra le varie città d’Italia per maestria tecnica e per nuove sperimentazioni nell’arredo urbano cittadino e cimiteriale. Per tale motivo mi sono permesso di inviarvi questa breve nota, chiamiamolo "sfogo personale" , affinchè la stampa possa far da sprone nei confronti della pubblica amministrazione, perchè l’amore per la città si dimostra anche attraverso il rispetto per l’ambiente. La professionalità non può lasciare spazio all’approssimazione.
A corredo di quanto esposto allego breve documentazione fotografica.

Cordiali saluti
Lillo Ruggeri