"Non possiamo affatto accettare che, dopo l’ennesimo tragico segnale di dissesto idrogeologico avvenuto ieri nella strada di collegamento fra i villaggi di Camaro e Bordonaro con un altro tratto spaventosamente franato, si tentenni ancora nell’adottare dei seri provvedimenti di messa in sicurezza di questa porzione di territorio sempre più friabile!"
E’ questo il grido d’allarme dei consiglieri Udc della terza Circoscrizione Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto che invocano con forza l’intervento di tutte le autorità competenti al fine di dare le giuste garanzie per l’incolumità dei residenti della zona e dei due popolosi villaggi!
TANTI, TROPPI sono stati nel corso di questi ultimi anni – denunciano Gioveni e Cacciotto – gli eventi o episodi che hanno dimostrato la fragilità di questo territorio, partendo dall’immensa frana che insiste ormai da 4 anni nella via Portone Militare sul versante di Bordonaro (per la quale Gioveni ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica finalizzato all’accertamento delle responsabilità ma soprattutto a scardinare il vergognoso immobilismo dei presunti proprietari della strada: Provincia, Comune o Genio Militare), proseguendo con altri piccoli smottamenti che si sono verificati lungo l’arteria fino al bivio per Forte Petrazza, per finire poi all’improvviso sprofondamento di ieri di un tratto di strada lungo il versante di Camaro (il cui unico aspetto positivo è quello che se ne conosce stavolta l’ente proprietario: il Comune, che quindi è competente degli interventi!). Se poi a tutti questi episodi si aggiungono anche quelli che hanno tristemente caratterizzato i territori collinari limitrofi ricadenti sempre nella terza Circoscrizione (la frana nel rione Gescal con la strada riaperta soltanto lo scorso anno, il conclamato dissesto che investe ormai da anni il territorio di Cumia e in ultimo la frana di qualche settimana fa in contrada Luce a Camaro Superiore), si può certamente comprendere l’urgente necessità di intervenire per evitare dei potenziali "disastri annunciati"!!!
I due consiglieri vanno giù duro proiettandosi anche sulle misure da adottare:
"Un Comune che vanta un territorio definito “fortemente a rischio” con il suo 63% di superficie interessata ad un potenziale dissesto idrogeologico e attorno al quale da tempo e da più parti fioccano istanze e denunce per avvenuti o possibili smottamenti nei villaggi collinari, non si può certamente permettere di avere in organico, a fronte invece di una ragionevole presenza di ingegneri, architetti e geometri dislocati nei vari Dipartimenti, un solo tecnico geologo (la cui efficienza e professionalità, ad ogni buon conto, non vanno certamente messe in discussione)."
Gioveni e Cacciotto invocano, quindi, la costituzione di una "task force" che proceda ad uno scrupoloso monitoraggio di questa porzione di territorio collinare, auspicando altresì la convocazione urgente di una conferenza dei servizi finalizzata al ripristino del tratto di strada la cui chiusura genererà da qui in avanti enormi disagi anche sotto il profilo viario.