"Non voteremo mai un testo burla sulle province. Noi siamo per la soppressione con contestuale trasferimento delle funzioni a comuni e Regione. Siamo per la fusione dei piccoli comuni al di sotto dei 10.000 abitanti e per l’obbligo della unione dei comuni per quelli al di sotto dei 50.000 abitanti. Pensare di cambiare il nome alle province chiamandole unione dei comuni, prevedendone, inoltre, l’ampliamento del numero con una delibera di giunta mi sembra obiettivamente una burla che rischia di bruciare i pochi risparmi di spesa". Lo afferma Gianpiero D’Alia, segretario regionale siciliano dell’Udc a proposito dell’ipotesi di riforma delle province avanzata dal presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
"Siamo, inoltre, contrari al reddito di cittadinanza perchè vogliamo un serio ed efficace piano di lotta alla povertà e di sostegno alle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese", prosegue il segretario centrista che aggiunge: "Qui per noi sta il confine tra populismo e buon governo. Ne parleranno oggi i nostri deputati in gruppo all’Ars e decideremo il da farsi sabato prossimo al nostro comitato regionale".