Vaticano: giornata interlocutoria ma si stringe consegna silenzio

Giornata interlocutoria quella odierna, contrassegnata dai lavori della quarta Congregazione generale. L’atteso annuncio della scelta della data di inizio Conclave non c’è stata anche perchè i cardinali, soprattutto gli extra-europei, hanno chiesto più tempo per conoscersi meglio e per poter discutere dei tanti temi sul teppeto dopo la rinuncia di papa Benedetto XVI.

Ma un fatto è certo. Dai prossimi giorni il lavoro dei circa 5 mila giornalisti giunti a Roma da tutto il mondo per seguire le fasi dell’elezione del nuovo papa si complicheranno con lo stringersi della consegna del silenzio per i porporati. E’ cosi’ saltata l’ormai tradizionale conferenza stampa dei cardinali statunitensi che hanno reso noto di aver ”deciso di non concedere interviste” alla stampa. A comunicarlo è stata Mary Ann Walsh, la religiosa responsabile per i rapporti con i media motivando la scelta con le ”preoccupazioni riguardo ai resoconti riportati sulla stampa italiana, che hanno violato la riservatezza”.

Il disappunto della stampa (soprattutto quella estera) è stata evidente fino a portare la questione all’interno della Sala stampa Vaticana e nel briefing quotidiano del portavoce padre Federico Lombardi che si è limitato a dire che ”’il cammino del Collegio cardinalizio verso il Conclave e’ singolare e non si tratta di un convegno o di una cosa simile. I cardinali – ha aggiunto – riflettono per arrivare a conclusioni in coscienza per la scelta del Papa. La tradizione del Conclave e’ di riservatezza”.

Intanto si va componendo il numero del collegio dei cardinali elettori. Se oggi e’ giunto a Roma anche il penultimo dei porporati che entreranno nella Sistina, il polacco Kazimiers Nycz, e’ previsto per domani l’arrivo dell’ultimo, il vietnamita, Jean Baptiste Pahm Minh Man.

Solo allora, con i 115 cardinali elettori in Vaticano, si potra’ decidere la data del Conclave e non e’ detto che questo non avvenga proprio nella giornata di domani con il ritorno, dopo due giorni, a due Congregazioni generali: una la mattina e l’altra pomeridiana.

Intanto, si prosegue nella ricerca del profilo giusto del nuovo papa. Tra gli altri, a dire la sua, un porporato di ”lungo corso’ come l’italiano Antonio Maria Veglio’.

”’Santita’, saggezza e prudenza, un’eta’ inferiore a 80 anni e se poi fosse anche in buona salute sarebbe meglio…”. Il suo identikit del futuro Pontefice che si trovera’ innanzitutto ad affrontare sfide quali quelle ”dell’onesta’, della testimonianza, della evangelizzazione, e poi i problemi del mondo della bioetica”.