"Le cariche alla Camera e al Senato sono archiviate, dureranno lo spazio di una legislatura che si annuncia breve". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog aggiungendo che l’elezione di Piero Grasso e Laura Boldrini, rispettivamente alla presidenza del senato e della Camera, rappresentano la "foglia di fico" del Pd per nascondere l’incapacità di esprimere un proprio candidato. L’elezione di Laura Boldrini e Piero Grasso alla Presidenza di Camera e Senato rappresentano "una foglia di fico" utilizzata da pd e Pdl per nascondere l’incapacità di esprimere un proprio candidato, scrive Grillo sul blog. "Le cariche alla Camera e al Senato sono archiviate, dureranno lo spazio di una legislatura che si annuncia breve", esordisce Grillo: "Il pdmenoelle ha giocato l’unica carta che gli è rimasta, quella della ‘foglia di fico’. Franceschini e la Finocchiaro erano indigeribili per chiunque, anche per gli iscritti. Boldrini e Grasso continuano così la linea già tracciata da Doria e Ambrosoli. E’ fantastico! I parlamentari del pdmenoelle non riescono a esprimere un loro candidato. Non si fidano di se’ stessi, soprattutto di sè stessi. Sanno di essere impresentabili e quindi devono presentare sempre qualcun altro. Per loro ci vuole un po’ di conservatorismo compassionevole". Dopo le presidenze di Camera e Senato "Ora tocca ad altre due cariche", spiega Grillo: "La presidenza del Consiglio e quella della Repubblica, fondamentale per il futuro dell’Italia. Il presidente della Repubblica rimane infatti in carica per sette anni (travalica le legislature) con poteri da monarca". E per il leader dei Cinque Stelle "il candidato di Pdl e di parte (gran parte?) del pdmenoelle e’ Massimo D’Alema. Non e’ ufficiale e nemmeno ufficioso, ma e’ molto plausibile. Non ci credete? Non ci credevo neppure io. Super Maxipoteri a D’Alema?".
Grillo spiega inoltre: "L’articolo 87 della Costituzione da’ al presidente il comando delle Forze armate, di presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura (anche da articolo 104), di concedere la grazia e di commutare le pene. L’articolo 88 gli consente di sciogliere le Camere. Grazie all’articolo 90 non e’ responsabile di atti compiuti durante le sue funzioni, tranne che per alto tradimento o attentato alla Costituzione.
Puo’ eleggere cinque senatori a vita e alterare la volonta’ delle urne. Per l’articolo 92 nomina il presidente del Consiglio. In virtu’ dell’articolo 126 puo’ sciogliere il Consiglio regionale e rimuovere il Presidente della Giunta.
Puo’ inoltre nominare un terzo della Corte Costituzionale (articolo 135). Infine, per l’articolo 278 a norma di codice penale e’ comparabile a un’entita’ ultraterrena "Chiunque offenda l’onore o il prestigio del Presidente della Repubblica e’ punito con la reclusione da uno a cinque anni". Ma, per Grillo, "la candidatura di D’Alema sarebbe irricevibile dall’opinione pubblica. Un fiammifero in un pagliaio. Il Paese non reggerebbe a sette anni di inciucio. Un passo indietro preventivo e una smentita, anche indignata per le ‘voci infondate’, sarebbero graditi".