I pasti regolari fatti in famiglia possono notevolmente salvaguardare la salute mentale degli adolescenti indipendentemente dal fatto se abbiano o meno un buon rapporto con i genitori. Lo dice una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Adolescent Health.
Secondo lo studio, eseguito su un campione di circa 26.000 adolescenti tra gli 11 e i 15 anni, ai giovani mangiare regolarmente a casa fa bene dal punto di vista emotivo perchè hanno maggiore stabilità e fiducia. Inoltre gli adolescenti acquisiscono buone abitudini alimentari e si previene l’obesità.
I ricercatori hanno identificato un effetto positivo sulla salute mentale tra coloro che regolarmente fanno cene di famiglia, indipendentemente dal sesso, età e livello socio-economico.
Secondo l’autore principale dello studio, Frank Elgar, professore di McGill, Istituto per la salute e delle politiche sociali di Montreal, è stato rilevato che i giovani hanno meno problemi emotivi e comportamentali, si sentono più soddisfatti della loro vita ed hanno comportamenti positivi verso gli altri.
”I pasti in famiglia possono effettivamente rappresentare un momento importante per comunicare con i figli in una fase particolare di crescita dei ragazzi – commenta la dottoressa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico – rappresentano un momento fondamentale per trasmettere stabilita’ e serenita’ ai propri ragazzi. Inoltre i genitori hanno la possibilita’ di avere sotto gli occhi il proprio figlio regolarmente, per poterlo osservare, per ascoltarlo e per parlargli. Il tipo di rapporto con mamma e papa’ non e’ cosi’ importante.Comunque quei momenti familiari, seduti intorno ad un tavolo, daranno al ragazzo la sicurezza che comunque i suoi genitori ci sono, pronti ad aiutarlo in qualsiasi momento e questo sara’ fonte per il giovane di grande sicurezza”.
”Inoltre in un momento storico come quello che stiamo vivendo – aggiunge la Vinciguerra, anche responsabile dell’Uiap, Unita Italiana Attacchi di Panico, presso la Clinica Paideia di Roma – la famiglia assume un ruolo ancora piu’ importante nel controllo dei comportamenti ossessivi sempre piu’ diffusi tra i ragazzi. Dobbiamo frequentare i nostri figli per poterne individuare i comportamenti disfunzionali e quindi intervenire. Basta solo pensare all’uso esagerato che i ragazzi fanno di Internet, quindi del computer e del cellulare, troppo presenti nella vita quotidiana, con una serie di rischi di cui non sono e non vogliono essere consapevoli”.