"Parecchie persone mi hanno chiesto perchè ho telefonato e perchè ho chiesto un confronto". Su La7, il presidente del Senato, Pietro Grasso, torna sulla vicenda del suo intervento in diretta nella trasmissione di Santoro per rispondere alle critiche di Marco Travaglio: "una persona che ha la coscienza assolutamente pulita – sottolinea – che cosa può temere? A che cosa può andare incontro? La vita è sempre un momento di confronto".
E ancora: "Al momento del mio insediamento in Senato ho detto che volevo che fosse una casa trasparente dove si fanno domande e risposte in maniera chiara". "La mia funzione veniva opacizzata da queste parole che è difficile contrastare nella loro genericità". "Un tempo ci si poteva difendere dietro una carica. Oggi che l’informazione è sempre più importante, la gente vuole sapere perchè e mi avrebbe richiesto perchè non ho risposto". Aggiunge Grasso e sottolinea ancora: "Era l’inizio di qualcosa che sarebbe continuato. Un fatto politico usato strumentalizzando il mio passato". "E’ difficile che io mi possa imbestialire", aggiunge.
"L’accusa di poter essere colluso con il potere, di cercare il contatto, di fare l’inciucio è la cosa che mi ha fatto più male. Di aver ottenuto leggi a mio favore: io non ho mai richiesto niente a nessuno e nessuno ha chiesto mai niente a me". L’ex procuratore antimafia ha poi risposto a una domanda sulla condanna da Marcello Dell’Utri "La condanna di un imputato per il magistrato non sia mai una vittoria o una sconfitta, ma il risultato del suo lavoro". "Il problema e’ – riflette – che le indagini sono iniziate nel ’94, 19 anni, fa e non c’e’ ancora una risposta da parte della giustizia". Per quanto riguarda la trattativa Stato-mafia, Grasso ha detto esplicitamente "La cosa peggiore e’ avere intuizioni e non potere provarle. Fino a quando non ho prove non ne parlero’".
"I processi spettacolari sono quelli che portano a una controriforma contro la Magistratura, a ritorsioni che danneggiano il funzionamento della Giustizia. Pensare alle inchieste come una come gogna pubblica perche’ per esempio distruggi una carriera politica e’ una deviazione della funzione delle indagini. E’ anticostituzionale" ha detto ancora il presidente del Senato, ricordando le parole di Antonino Caponnetto. Ci sono processi, ha spiegato Grasso, che hanno portato all’arresto di imputati eccellenti e che poi sono giunti ad "assoluzioni". Ma, ha proseguito la seconda carica dello Stato, "non mi va di fare nomi, non sarebbe elegante farlo". .