La Chiesa non deve "accontentarsi delle 99 pecorelle", ma uscire dal suo ovile per andare a cercare quella perduta. E’ stato questo il messaggio di Papa Francesco nella catechesi alla sua prima Udienza Generale. "Occorre uscire da se stessi – ha detto – per andare incontro agli altri, verso le periferie, verso quelli che sono più lontani, che più hanno bisogno di consolazione, di aiuto". "C’è tanto bisogno – ha spiegato – di portare la presenza di Gesù Misericordioso. La logica della Croce non è prima di tutto quella del dolore e della morte ma quella del dono di sè, che porta vita". Dunque, bisogna "uscire da se stessi, da un modo stanco e abitudinario di vivere la fede, chiuso nei propri schemi". Per Papa Francesco, bisogna resistere "alla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio". "Dio – ha osservato – è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la misericordia di Dio che salva e dona speranza. Anche noi, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle novantanove pecore, dobbiamo ‘uscire’, cercare con Lui la pecorella smarrita, quella piu’ lontana". "Qualcuno – ha continuato il Pontefice – rivolto ai 25mila fedeli presenti – potrebbe dire: ma padre ‘non ho tempo’, ‘ho tante cose da fare’, ‘è difficile’, ‘che cosa posso fare io con le mie poche forze?’". "Spesso ci accontentiamo di qualche preghiera, di una messa domenicale distratta e non costante, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo il coraggio di ‘uscire’ per portare Cristo". In proposito il Papa ha fatto l’esempio di San Pietro che "non appena Gesù parla di passione, morte e risurrezione, di dono di sè, di amore verso tutti lo prende in disparte e lo rimprovera. Quello che dice Gesù sconvolge i suoi piani, appare inaccettabile, mette in difficoltà le sicurezze che si era costruito, la sua idea di Messia. E Gesu’ guarda i discepoli e rivolge a Pietro forse una delle parole piu’ dure dei Vangeli: ‘Va’ dietro a me, Satana! Perche’ tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini’". "Dio – ha insistito Bergoglio – pensa sempre con misericordia; Dio pensa come il padre che attende il ritorno del figlio e gli va incontro, lo vede venire quando e’ ancora lontano, segno che lo aspettava, andava tutti i giorni sulla terrazza della sua casa; Dio pensa come il samaritano che non passa vicino al malcapitato commiserandolo, ma soccorrendolo senza chiedere nulla in cambio; Dio pensa come il pastore che dona la sua vita per difendere e salvare le pecore".