SALVACONDOTTO AL CAIMANO?

Egregio Direttore,
sento che si parla di un eventuale “salvacondotto” per Berlusconi per tirarlo fuori dalle sue grane giudiziarie. Sarebbe un insulto per quanti le leggi le rispettano e vivono onestamente, un “vulnus” per la Giustizia e le Istituzioni democratiche. Per fortuna c’è il Movimento 5 Stelle che non è disposto a dare alcun salvacondotto al Caimano. Che ne ha fatte più che Bertoldo, non tanto nella sua vita privata (quelli sono affari suoi e della sua coscienza, se pur la possiede) quanto piuttosto in quella pubblica nella quale è entrato prepotentemente massacrando le Istituzioni, calpestando le leggi e la morale, spaccando il contesto sociale, umiliando gli onesti , favorendo i farabutti e succhiando ogni risorsa a favore suo e della sua cricca, come un vampiro, in nome di un liberismo cinico e selvaggio. Instaurando per quasi un ventennio, insieme al suo sodale Bossi (che per fortuna ha già levato il disturbo), una sorta di “Regno dell’Anticristo”, secondo la tradizione Cristiana, da cui per risalire e rimediare ai danni prodotti non basterà sicuramente un altro ventennio. Solo quando toglierà di mezzo la sua ingombrante figura e andrà a riposare le stanche membra nel paradiso dorato di Antigua (emulando in caricatura la fine ingloriosa di Craxi) la Destra italiana potrà ridestarsi dalla notte di barbarie in cui la sua malapolitica l’ha precipitata e ritornare a rappresentare degnamente una parte – un tempo seria e dignitosa – del popolo italiano, nella società civile e in Parlamento, ripristinando nel Paese la dialettica civile e democratica. W la democrazia, W l’Italia!

Giovanni Dotti