Non può che risultare inaccettabile assistere a scene o conoscere situazioni di famiglie di medio-basso reddito (con un valore Isee inferiore a 9.000 euro) e con due bambini che usufruiscono del servizio di mensa scolastica, che RITIRANO i piccoli all’ora di pranzo da scuola perché sono costretti a sborsare ben 5 euro al giorno!
E’ questa l’amara constatazione del consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni alla luce della nuova e recente rimodulazione delle fasce di reddito voluta dal Commissario Croce nella compartecipazione delle famiglie nel servizio di mensa scolastica!
Posto che l’aumento dei costi era certamente nell’aria per garantire il prezioso servizio nelle scuole e si era reso necessario alla luce della drammatica situazione finanziaria di Palazzo Zanca – commenta Gioveni – non si può sottacere il fatto evidente che alcuni casi familiari andavano considerati e trattati attraverso forme di agevolazione o di incentivo, anche per non rischiare, come di fatto è accaduto o rischia di accadere, che le mense scolastiche rischino di spopolarsi!
Per esempio – spiega il consigliere – nella seconda fascia di reddito con valore Isee fra i 2.000 e i 9.000 euro è stato stabilito un aumento del costo da 1,74 euro a 2,50 euro a pasto, ma è pur vero che alle famiglie rientranti in questa fascia con due bambini non si può far pagare 5 euro al giorno, ossia 130 euro al mese!!! (per non parlare di quelle situazioni di nuclei con più di due figli che, seppur rientranti in casi certamente più rari, potrebbero tuttavia anche verificarsi!!!)
E’ fuor di dubbio infatti – sottolinea l’esponente Udc – che quello che per tante famiglie l’aumento del costo del servizio ha rappresentato solo un "duro colpo", per molte altre che invece risiedono in alcune zone povere della città (e con alcune peculiarità) tale provvedimento ha rappresentato di certo un dramma!
Fra i plessi dove emerge fortemente questa triste realtà – ricorda il consigliere – c’è ad esempio la scuola elementare "La Pira 3" di Camaro appartenente al 10° Istituto Comprensivo, dove risulta certamente alto il tasso di povertà e disagio sociale!
Gioveni, quindi, invita il Commissario Croce e il Dirigente di settore De Francesco a rivedere da subito alcuni casi specifici quali, appunto, quelli di famiglie con più figli che usufruiscono del servizio mensa, proponendo nella fattispecie la riduzione di almeno il 25% del costo complessivo dei pasti.