Ha confessato il 35enne indiano sospettato dai carabinieri dell’omicidio di Francesca Di Grazia di 56 anni e della figlia 19enne Martina Incocciati. L’uomo, che aveva una relazione con la 56enne, avrebbe riferito di essersi recato nell’abitazione delle due – in piazza dei Bonificatori a Borgo Flora, frazione rurale di Cisterna di Latina – in seguito all’ennesima richiesta di denaro da parte della donna. Giunto nell’appartamento sarebbe scoppiata una lite che sarebbe all’origine del raptus che ha portato l’uomo a uccidere la 56enne e la figlia che aveva assistito al delitto.
L’uomo, residente a Nettuno, in Italia con regolare permesso di soggiorno è stato raggiunto in nottata dai carabinieri che hanno incrociato i tabulati telefonici e ripercorso gli ultimi movimenti dei cellulari della donna e dello straniero. Non è escluso che i militari e il pm della Procura di Latina che si occupa delle indagini, il dottor Giuseppe Miliano, tengano una conferenza stampa gia’ nelle prossime ore.
I carabinieri hanno definito il duplice omicidio "un delitto efferato". "Ieri sera abbiamo trovato le due donne, madre e figlia, riverse sul pavimento con numerosi fendenti di arma da taglio. Adesso stiamo cercando di stabilire le ultime ore di vita delle vittime e di stabilire l’esatta dinamica dell’evento. In questo momento stanno lavorando i Ris di Roma che stanno effettuando i rilievi e il reparto crimini violenti del Ros per ulteriori analisi tecniche. Siamo impegnati per cercare di risolvere questo caso davvero molto efferato. Non e’ un omicidio suicidio, stiamo lavorando comunque per un duplice omicidio".
Il colonnello De Chiara parla ai giornalisti in un breve incontro in piazzale dei Bonificatori a Cisterna di Latina, ripercorrendo quanto emerso sinora sulla morte della 55enne e della figlia di 19 anni. Esclusa dunque l’ipotesi iniziale di omicidio-suicidio, i carabinieri stanno scavando nella vita delle donne. La giovane, secondo il racconto di alcuni amici, ultimamente frequentava un ragazzo della sua eta’ sempre di Cisterna, mentre la madre era separata da anni dal marito che attualmente vivrebbe all’estero per ragioni di lavoro. A Borgo Flora, zona rurale tra Cisterna di Latina e il capoluogo pontino, le donne non erano molto conosciute, perche’ vi si erano trasferite da qualche tempo alla ricerca, probabilmente, di un affitto meno oneroso viste le difficolta’ economiche.