“Secondo alcune indiscrezioni i periti incaricati dalla Procura avrebbero trovato un nesso che lega la centrale a carbone di proprietà Tirreno Power ad alcune morti per cancro nell’area di Vado Ligure”. Lo afferma il WWF Italia in una nota.
“L’eventuale conferma di queste indiscrezioni non stupirebbe più di tanto; infatti, tutta la galassia ambientalista non si è certo fatto incantare dalla discussa concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all’impianto di Vado Ligure, visto che in passato sono state trovate prove scientifiche inconfutabili che dimostravano quanto le emissioni della centrale impattassero l’ambiente circostante. Ricerche ed analisi effettuate nelle acque antistanti l’impianto hanno accertato la presenza di sostanze come cadmio, mercurio, zinco in concentrazioni molto alte, al di sopra della media della zona”.
“Non per niente il WWF, insieme ad altre associazioni ambientaliste e la Rete Savonese ‘Fermiamo il Carbone’, ha presentato recentemente un ricorso comune contro l’AIA concessa dal Ministero dell’Ambiente a questo pericoloso impianto. Queste indiscrezioni non fanno altro che confermare che quella che abbiamo intrapreso insieme a tutte le altre associazioni ambientaliste è la strada giusta. Alla luce di tutto questo – conclude il WWF – appare ancora più grave, sconcertante e incomprensibile la concessione a posteriori dell’AIA accordata dal Ministero dell’Ambiente, che per l’ennesima volta sembra aver dimenticato che il suo compito è la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.