Nell’ambito del Piano d’Azione Coesione (PAC)- di competenza del Ministero della Coesione Territoriale avviato, d’intesa con la Commissione Europea, per accelerare l’attuazione di programmi finalizzati a favorire la coesione tra le regioni dell’Unione Europea riducendo le disparità esistenti – sono stati stanziati sei milioni per il nostro distretto Socio-Sanitario. Per il Comune di Messina, nello specifico, si tratta di fondi per due milioni di euro. Una manna dal cielo in questi tempi di dissesto annunciato e crisi quotidiana. Il Piano d’Azione Coesione ha una durata triennale (2013-2015). Le risorse stanziate sono destinate alle quattro regioni comprese nell’obiettivo europeo “Convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. I beneficiari naturali del programma sono i Comuni, perché soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio. Essi potranno avere accesso alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti. Il Ministero ha mandato lettere ad ognuno dei sindaci per sollecitarne l’adesione. Il MoVimento 5 Stelle Messina ritiene che questa sia l’ultima possibilità per Palazzo Zanca di usufruire dei fondi. I tempi sono brevi, dal momento che in seguito all’impegno di spesa da parte del Comune, restano solo sei mesi ad associazione e cooperative per presentare i bandi al fine di impegnare i fondi. “Dato che le fasce deboli a cui si rivolge il progetto del PAC sono minori ed anziani, il MoVimento ritiene che sarebbe giusto coinvolgere tutte le Cooperative e Associazioni del terzo settore in un lavoro di rete al fine di utilizzare l’intero importo del finanziamento” sottolinea la nostra candidata a sindaco Maria Cristina Saija. Come si legge nella Circolare Ministeriale circa il ruolo delle amministrazioni: “Il Comune capofila dell’ambito predispone il progetto per uno dei due settori (infanzia o anziani) e dopo aver ottenuto l’Approvazione del Coordinamento Istituzionale o della conferenza dei sindaci dei comuni dell’Ambito, lo trasmette alla Autorità di gestione. Nell’invio deve dimostrare il rispetto dei requisiti minimi sulla base dei documenti che saranno precisati nelle linee guida di prossima emanazione”.
Chiediamo al Comune di Messina di farsi capofila e di coinvolgere tutte le Cooperative ed Associazioni del territorio, creando così un maggiore lavoro di rete fondamentale per la migliore riuscita dei progetti e per la maggiore spendibilità dei finanziamenti. A tal proposito, è dovere di Palazzo Zanca sollecitare i suddetti interlocutori al fine di avere al più presto i progetti già pronti. La necessità che i fondi vengano spesi integralmente è dettata dalla norma che regola tali stanziamenti, la quale implica che se i fondi vengono perduti, del tutto o in parte, successivamente ci sarà una riduzione degli stanziamenti. Una sorta di punizione circa i distretti “non virtuosi”. Punizione che si aggiungerebbe al disastro in cui versano i servizi già sospesi e che riguardano, non lo dimentichiamo, le fasce “protette”.