Incrociare politiche sociali e politiche sportive

Il governo Letta ha appena incassato la fiducia del Senato, dopo quella della Camera. Qual è il punto di vista dell’Uisp? “L’Italia migliore è un’Italia solidale, ha detto ieri il premier Enrico Letta nel suo discorso alla Camera. Siamo d’accordo, presidente", dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp. E prosegue: "Proprio per questo accompagniamo gli auguri di buon lavoro, a lei e ai suoi ministri, con l’auspicio concreto che venga valorizzato il terzo settore e le reti di volontariato, compreso lo sport sociale e per tutti che ne rappresenta una parte considerevole con 100.000 società sportive di base. E’ questa l’Italia che contribuisce a mantenere saldi i legami di solidarietà e unità del nostro tessuto sociale. Sono convinto che questo governo possa e debba osare, il nostro Paese chiede interventi chiari. I segnali che arrivano dalla sua composizione e dalle singole personalità che ne fanno parte sono interessanti. Il significato dato alla squadra governativa è apprezzabile per varie ragioni: le competenze, il rinnovamento e la presenza di donne. Segnalo con particolare soddisfazione la presenza di Cecile Kyenge, ministro per l’integrazione e quella di Josefa Idem”.

Qual è il punto di vista dell’Uisp sul Ministero dello sport?
"La scelta di assegnare una delega specifica per lo sport dimostra quanto il suo valore educativo e culturale, con particolare riferimento allo sportpertutti, sia ormai un fatto acquisito. Lo sport può rappresentarne uno dei maggiori aspetti di rinnovamento nella direzione di una moderna centralità da assegnare alla persona, ai suoi bisogni, al suo benessere. Questi sono obiettivi decisivi da raggiungere con provvedimenti urgenti di natura economica, fiscale e del lavoro che tuttavia, da soli, non bastano. Occorre infatti che siano accompagnati da politiche pubbliche in grado di valorizzare l’intero terzo settore e l’associazionismo di promozione sportiva e sociale. Le centomila società sportive di base sono antenne sul territorio, misurano il cambiamento del tessuto connettivo di una comunità, svolgono un’insostituibile funzione di coesione sociale”.

“Alla ministro Josefa Idem – conclude Manco – chiediamo di svolgere un ruolo di riferimento e coordinamento di politiche pubbliche che possono essere declinate attraverso la cultura motoria, dalle politiche sociali alla salute, dall’ambiente all’integrazione, dalle politiche giovanili alle pari opportunità. L’Uisp e lo sportpertutti hanno da tempo maturato la consapevolezza di un salto culturale della pratica sportiva, divenuta ormai un vero e proprio progetto di vita per ogni cittadino. Ed è per questo che c’è bisogno di segnali decisi che riconoscano tutto il vasto mondo del volontariato sportivo, affinchè sia rafforzata la sua presenza nei tavoli che si devono occupare di ridefinire un nuovo disegno per le politiche di welfare”.