Siamo soddisfatti per la revoca dell’immeritata delega a sottosegretario per le Pari Opportunità a Michaela Biancofiore. E’ il secondo politico italiano, dopo Rocco Buttiglione al quale nel 2004 era stata respinta la candidatura a Commissario europeo per infelici dichiarazioni sugli omosessuali, che viene giudicato non idoneo a ricoprire un incarico pubblico perché con i propri atti e le dichiarazioni ha dato prova di discriminare attivamente una parte della popolazione.
E’ necessario che i partiti, di qualunque colore, vigilino con attenzione affinché chi si candida a ricoprire un incarico di pubblico amministratore sia garante di tutta la popolazione e di tutte le minoranze senza distinzione. Chi attivamente è omofobo, razzista, machista, chi odia gay, lesbiche, trans, stranieri e così via non deve e non può avere cittadinanza nelle istituzioni.
Resta vacante la carica di sottosegretario alle Pari Opportunità, un ministero chiave per accrescere il benessere e la coesione sociale in un momento di particolare difficoltà come quello che viviamo.
La scelta dovrebbe cadere su persone che conoscono la complessità e la delicatezza delle questioni di cui si dovrebbero occupare, in particolare per ciò che riguarda le persone LGBT. Nella società civile o, per esempio, all’UNAR, Ufficio antidiscriminazioni, esistono professionalità che potrebbero continuare con successo il lavoro già iniziato con il precedente ministro, fra cui l’attuazione della "Strategia di contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere". Vorremmo in definitiva una persona che si impegnasse a promuovere la cultura del rispetto e dell’accoglienza per tutte e tutti, continuando la proficua sinergia con il terzo settore.
Il Governo, che purtroppo ha ancora nelle sue file e nelle retrovie, troppi impresentabili, dovrebbe tenerne conto.
Flavio Romani, Presidente Arcigay