Il rischio di crollo del tessuto sociale ed economico di Messina, il nuovo presidente dell’Anolf Cisl e la nuova organizzazione sul territorio della Cisl di Messina con le nomine dei dieci responsabili zonali. E’ stata una riunione intensa quella dell’Esecutivo Provinciale della Cisl di Messina che si è tenuta nel pomeriggio presso la sede del sindacato in viale Europa alla presenza di tutti i segretari provinciali delle Federazioni della Cisl e dei responsabili zonali. E’ toccato al segretario generale Tonino Genovese fare il punto sulla situazione politico-sindacale che sta vivendo la città di Messina e, nel complesso, tutto il territorio. “Oltre il problema principale di un dissesto del Comune oggettivamente vicino – ha detto Genovese ai dirigenti Cisl – ci preoccupa seriamente la constatazione che non vi siano all’orizzonte soluzioni per i Servizi Sociali, per l’Atm, per il sistema di gestione dei rifiuti, per i precari. Il contratto di servizio tra Palazzo Zanca e l’Amam ha di fatto compromesso il piano di risanamento del Comune e il problema del default è più che mai all’ordine del giorno. Purtroppo, però – ha tuonato Genovese – tutti i candidati sindaco stanno sottovalutando questo problema, sembrano più preoccupati di ricercare e arruolare le truppe, con passaggi di schieramento anche sorprendenti senza alcun pudore ne coerenze politiche o ideali, piuttosto che individuare e proporre soluzioni per servano a governare quello che è diventato un vero e proprio stato di emergenza da cui Messina non riesce a uscire fuori. Così, il rischio non è solo quello di compromettere il governo della città per i prossimi anni ma è quello di dare il colpo grazia a un tessuto, soprattutto in città, diventato estremamente fragile dal punto di vista economico e sociale”. Non è mancato un passaggio sulle vicine consultazioni all’Università per il rinnovo della carica di Rettore. “L’Università – ha detto Genovese – sul territorio deve rappresentare una grande opportunità non solo di crescita culturale e formativa, ma anche di idee, di approfondimenti, di stimoli e di occasione per affrontare i nodi deboli. L’Università è anche un fortissimo volano occupazionale per il nostro territorio, lo diventa ancora di più, se teniamo conto della presenza del Policlinico. Messina è una città universitaria senza esserlo, in cui formare eccellenze, non solo per il mondo, ma anche e soprattutto per il territorio messinese. E’ fondamentale, quindi, il ruolo che l’Università deve svolgere nei prossimi anni; non deve essere un luogo distante dal territorio messinese. Che sia un luogo aperto per valorizzare la crescita e la capacità di Messina e dei messinesi e per fornire cultura, che può portare anche tanta economia. Università aperta, che valorizzi le eccellenze, internazionale, legata al territorio, che favorisca scambi e che soprattutto sappia superare il peso delle cappe che ne hanno condizionato l’agire, l’essere e l’immagine. Confidiamo, pertanto – ha concluso Genovese – nell’affermazione che detti il cambio generazionale e di sistema”.
Ufficializzata, nel corso dei lavori, la nuova riorganizzazione della Cisl Messina. Dieci responsabili in altrettante zone nelle quali è stato diviso il territorio provinciale. I nuovi responsabili zonali sono: Domenico Allegra (Messina Nord), Francesco Rubino (Messina Sud), Vincenzo Pulizzi (Francavilla), Mario Iannello (Giardini Naxos), Ninetta Alfino (Milazzo), Roberto Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto), Giuseppe Pellicanò (Patti), Alfonsa Franchina (Capo d’Orlando), Salvatore Miceli (S. Agata di Militello) e Gino Lunghitano (S. Stefano di Camastra).
“Puntiamo molto sulla nuova organizzazione del sindacato – ha spiegato Genovese – Siamo convinti che così saremo ancora più vicino ai bisogni dei lavoratori e della collettività. I nuovi responsabili zonali avranno il compito di coordinare sul territorio di competenza l’attività politico-sindacale e dei servizi con funzioni di interlocuzione con i soggetti istituzionali e di settore”.
Ufficializzata anche l’elezione del nuovo co-presidente dell’Anolf Cisl di Messina, l’associazione che si occupa degli immigrati. Dopo le dimissioni presentate da Dino Calderone per motivi personali, il nuovo co-presidente è l’avvocato Carlo Mastroeni, 51 anni, già impegnato da molti anni in attività sociali nel territorio.