La Farfalle e Calabrò

Intuizioni e/o indiscrezioni giornalistiche sembrano tracciare l’identità e comporre il mosaico dei componenti della futura squadra di governo di Felice Calabrò. Con il candidato Sindaco ci siamo incontrati prima della conferenza stampa di presentazione della sua candidatura. A Felice Calabrò abbiamo chiesto di sposare il contenuto del documento e dell’appello da noi pubblicamente diramato. Allo stato riteniamo fraintesa – da Felice Calabrò – l’espressione "co-stringere a vincere". Sbaglia Felice Calabrò a ritenere che intendiamo costringerlo a vincere offrendo solo il risultato elettorale di una lista a sostegno. Noi desideriamo costringerlo a vincere esigendo un impegno preciso su merito, cambiamento, innovazione, qualità, coerenza, responsabilità, legalità. La Farfalla – libertà e partecipazione invoca preventiva conoscenza del programma (di cui abbiamo chiesto lumi anche per offrire un minimo contributo di esperienza e competenza) e di tutti gli assessori da nominare (anche per assicurarci che la logica dei "quanti" delle primarie sia stata archiviata). L’impegno nostro nel sostegno della candidatura di Calabrò sarà proporzionale alla capacità del candidato sindaco di unirsi e librarsi in autonomia, presenza di spirito, onestà intellettuale, lettura del momento, aspettativa del tessuto di centro-sinistra (non racchiuso nelle segreterie di deputati) e istanze di cittadine e cittadini che rivendicano discontinuità e speranza (senza abbandonarsi alle derive populiste, demagogiche, livorose, radical chic). Felice Calabrò deve meritare la lista la Farfalla. Deve meritarla se vuole vincere … non a Messina ma con Messina. Messina chiede di conoscere le priorità dell’agire gestionale-ammnistrativo (in dichiarato sostanziale e strutturale default), il disegno di citta’ e le soluzioni-volano di sviluppo e crescita. Certamente non si può continuare con il balletto sulle presidenze dei quartieri immaginando di uscire dal guado promettendo assessorati ai "renziani" che si sono misurati alle primarie come novità (ripromettendosi di cambiare i connotati del PD, del parlamento nazionale, del Sindaco) e non meritano nè lusinghe nè avance. Certamente non si può condividere la eventuale parcellizzazione nella composizione della Giunta guardando ai rapporti interni al PD (magari delegando alla c.d. minoranza l’indicazione di genere in squadra) e ai rapporti di forza dentro la c.d. coalizione (magari verificando le scuderie dei vertici degli ordini professionali). Certamente non può prospettarsi lo "scivolamento" nella graduatoria delle liste al consiglio comunale (la cui futura composizione deve essere fedele al dato delle urne). Infine, eticamente si rammenta che la somma dei candidati non fa il totale e che vi è un problema di "professione di fede" valoriale, ideale, culturale che si pone ORA. Noi crediamo a un centro-sinistra che rimane, esprime, rispecchia, esalta la società civile anche quanto amministra e governa. Noi crediamo ad un centro-sinistra che non tesse accordi per convenienza. Noi crediamo ad un centro-sinistra che non rincorre gli avversari sul terreno della demagogia. Noi crediamo ad un centro-sinistra che si propone come forza alternativa e autorevole.

Giuseppe Grioli – Emilio Fragale – Salvatore Chiofalo – Maurizio Palermo