Esiste per davvero una tendenza messinese del teatro comico: basta leggere molti dei nomi in lista per le Amministrative. Non comprendiamo il perché con il Comune in dissesto l’unica risposta della politica sia: chissenefrega! Eppure la vecchia Giunta Buzzanca è stata un incubo. Una amministrazione targata Pdl che ha mandato la città a sbattere contro gli scogli. Ma a quanto pare alla politica tutto questo non interessa se poi manda in campo certe formazioni. Eppure la cosa più drammatica è sentire quotidianamente la voce delle persone che chiede aiuto nell’affrontare le emergenze figlie del dissesto politico. Palazzo Zanca in confusione e una volontà nel volersi far del male. Non si tratta solo dell’abbondante generazione di nullafacenti candidati solo per pagare delle cambiali: se davvero volessimo farci del male, li intervisteremmo per capire come intendono aiutare Messina se non sono capaci neppure di svolgere mansioni da operaio. In lista fior di imbroglioni patentati ed evasori conclamati mentre sui giornali la politica con la P maiuscola urla: basta evasione! Stop al lavoro senza regole. Possibile che la mano destra non è a conoscenza di quel che fa la sinistra? Possibile, se poi ci ritroviamo in lista persone diversamente oneste e meritevoli del nostro voto. A meno che alla politica dello Stretto piace una città sporca, invivibile, insomma una città gruviera, come il noto formaggio svizzero. Lo stato di dissesto della pavimentazione stradale messinese è diventato un simbolo cittadino, come la Madonnina del Porto, a scapito di mezzi e pedoni ma l’aspirante sindaco Enzo Garofalo (PDL) elogia l’operato dell’ex assessore Pippo Isgrò al punto da candidarlo. E allora è naturale pensare che c’è qualcos’altro che li unisce: una certa ideologia, una comune visione della scena, del paesaggio umano, dei valori in gioco. Dunque Garofalo uguale a Isgrò!!! Si vive in comune la gioia per il potere: questa comunità ha le sue leggi, le sue convenzioni, i suoi pregiudizi. Si può riderne, ma non starne fuori come dimostrano le liste. Ora, in vista dell’appuntamento elettorale, si tenta fare qualcosa puntando sulla scarsa memoria dei messinesi, i quali, se vogliono continuare a farsi prendere in giro, non hanno che da confermare la fiducia al Pdl. Votare come sindaco per Enzo Garafolo, e come consiglieri Isgrò, Capurro o la Grifò: storie politiche minime, che attingono però all’esperienza mitica collettiva. Buche, buchi ed elezioni.