Critiche, perplessità e sconcerto lasciano indifferente la Lobby dello Stretto. Mentre c’è chi si chiede come finirà il ballottaggio tra Accorinti – Calabrò il SISTEMA ha già vinto la sua elezione: ai messinesi piace godersi un ribaltamento senza grossi pericoli di venire davvero ribaltati. E’ un elemento sul quale occorre riflettere. Noi crediamo che di fronte a questa nuova “farsa” l’elettore debba intervenire: gli interrogativi non sono di poco conto. Come è potuto avvenire questo? Per mancanza di chiarezza nell’informazione. I messinesi sono passati dalla censura ai blog controllati. Hanno scoperto che si può dire ciò che si pensa ma non significa però che il fatto si traduce in democrazia. La cosa più triste è l’incapacità di pensare con la propria testa. Basta guardarsi in giro per scoprire che da una parte e dall’altra ci sono sempre le stesse facce ipocrite di coloro che per decenni hanno tenuto il sacco al SISTEMA. In cambio si sono assicurati posti di lavoro, finanziamenti, incarichi e uffici stampa. E quando le cose si mettono male i “rivoluzionari” saranno, comunque, dalla parte opposta: in prima fila nell’imbarazzante difesa delle funzioni e dei potenti contro la tracimazione della piazza che nel frattempo è diventata scomoda perché non dà ricchezza. E così il ballottaggio di Messina non riscalda il nostro cuore: oltre alle mezze stagioni sembrano essersi estinte le passioni. Per ridare speranze ai messinesi servirebbe un po’ di emancipazione ecco. Le contraddizioni dei due aspiranti sindaco su questioni decisivi per la città si aggiungono alle emergenze quotidiane sull’inquinamento, la droga, la piccola criminalità, a un abbassamento complessivo della qualità del vivere, forse a un vero e proprio momento di declino anche nei sogni. Ma se la Lobby dello Stretto non ha un’idea univoca sullo stato di salute della città, nemmeno Messina riesce ormai a darsi una risposta esatta su cosa stia diventando. Sulla verità e l’importanza delle proprie emergenze: Accorinti contro Calabrò: così lontani, così vicini.
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