Il 61% dei giovani pensa che in futuro la sua situazione economica sarà peggiore di quella dei propri genitori. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Swg secondo cui oltre 4 giovani disoccupati su 10 (43%) sarebbero disposti, pur di lavorare, ad accettare un compenso di 500 euro al mese a parita’ di orario di lavoro, mentre il 39% sarebbe propenso ad un maggiore orario di lavoro a parita’ di stipendio. Piu’ di un giovane su tre (34%), pur di lavorare, farebbe volentieri il pony express, il 32% lo spazzino e il 31% l’operatore di call center, ma tra i sogni vi e’ per il 38% quello di gestire un agriturismo. Le prospettive negative sul futuro fanno si’ che la situazione non cambi di molto tra gli studenti che nel 39% sono disponibili ad accettare uno stipendio ridotto a 500 euro al mese e nel 35% a lavorare piu’ a lungo a parità di compenso. La situazione e’ profondamente diversa – rileva l’indagine Coldiretti/Swg – per i giovani occupati che solo nel 7 per cento dei casi sono disponibili ad accettare lo stipendio ribassato mentre nel 23% dei casi sono pronti a lavorare piu’ a lungo. Ma in sogno – continua la Coldiretti – si prevede un futuro diverso con il 38% dei giovani che preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (28%) o fare l’impiegato in banca (26%). La realta’ e’ purtroppo diversa e, per la prima volta dal dopoguerra, il 61% dei giovani italiani pensa che in futuro la loro situazione economica sara’ peggiore di quella dei propri genitori, il 17% uguale e solo il 14% migliore, mentre il 9 per cento non risponde. Nonostante questo – sottolinea la Coldiretti – solo il 36% non farebbe mai il lavoro dei propri genitori, il 30% lo farebbe senza entusiasmo, mentre solo per il 28% sarebbe interessante.