Sono in aula i circa 500mila maturandi italiani che oggi affrontano la terza e ultima prova scritta: il cosiddetto ‘quizzone’. Si tratta della maggiore incognita per i candidati in quanto la prova riguarda cinque materie – per legge segrete fino al giorno dell’esame – tra quelle del programma dell’ultimo anno di studi superiori: diversamente dagli altri due scritti, questo è il solo che non viene formulato a livello nazionale, bensì da una commissione interna a ogni istituto. I docenti scelgono anche come comporre le tipologie di svolgimento ammesse tra: risposta singola limitatamente ad un numero fissato di righe; multipla a crocette; problemi a soluzione rapida; analisi di casi pratici e professionali. Secondo il sito studentesco ‘skuola.net’ almeno due maturandi su tre si siedono sui banchi per affrontare la terza prova sapendo già orientativamente le materie scelte, grazie alla benevola intercessione dei loro professori. Gli studenti hanno a disposizione tre ore per il ‘quizzone’ che assegna un voto massimo di 15 punti, dove la sufficienza e’ di 10. Chiusi gli scritti non restera’ che la prova orale da concludere, comunque, entro il 18 luglio. ”Ho fatto un’ordinanza in cui a discrezione della commissione, la data puo’ slittare” ha pero’ annunciato su twitter il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, l’eventuale eccezione per le zone della Lunigiana colpita dal terremoto.
