RADIO ZANCA: FARE POLITICA SFRUTTANDO LA FORMAZIONE

Ce ne dimenticheremo presto, è forse è meglio così: questa storiaccia della Formazione non guarda in faccia nessuno ma oggi in tanti puntano il dito contro lui, Francantonio Genovese, il Signore delle tessere, sputando magari nel piatto dove mangiavano, pur legando il ciuco dove voleva il padrone. E questi paladini dell’ultima ora si sono arricchiti sulle sciagure altrui: contrabbandando la legalità come forma più potente di pubblicità elettorale. Per abbattere il tiranno Genovese abbiamo bisogno d’immagini che facciano discutere e pensare: nella terra degli slogan bisogna sventolare le divise dei caduti sul campo piuttosto che far parlare i fatti. Sul banco dell’accusa la Formazione secondo Francantonio Genovese. E’ lui l’uomo di cui tanto si parla come responsabile dello scandalo anche se si mormora che così fan tutti i politici. Un sistema che assicurano rende bene e procura tanti voti. Un modo di gestire la Sicilia che la politica ha condiviso salvo poi tuonare contro coloro che sono stati più bravi di altri a giocare d’astuzia. Che poi non è proprio un reato da codice penale. Essere astuti è una cosa, delinquere un’altra. Perché oggi pescare nella Formazione è diventato uno scandalo? Questa caccia alle streghe non ci appassiona né ci intriga. I giornali spesso vanno secondo il vento che soffia e sparare contro Genovese sembra l’hobby del momento. E’ straziante dover riconoscere che mentre si caccia la preda “Francantonio” l’antimafia da salotto tesse nuove trame per agguantare poltrone. Sarebbe ipocrita negare che Genovese ci metta del suo nel farsi beccare però però considerarlo un criminale no, ci pare un po’ troppo anche per un Signore delle tessere. Qualche esitazione, le pause del ragionare che il testo scritto non rende, il dubbio di un ma a concludere una frase. Sono dettagli che l’antigenovesiano non comprende: vogliono la testa dell’onorevole e spartirsi le sue vesti. Lo scandalo Formazione è il punto di partenza o d’arrivo della caccia? Per il momento non è dato saperlo. La telenovela giudiziaria ha deciso di trasmetterne solo una sintesi: avvisi di garanzia e ipotesi di reato che sembrano un ragionare che rallenta e corre seguendo il filo dei pensieri del popolo. Oggi Messina è in festa: c’è un nuovo sindaco, c’è l’inchiesta a carico di Genovese. Abbiamo visto tutta questa escalation di eventi, le varie tappe della corsa a sindaco, l’embargo, l’embargo più deciso, i tentativi di mediazione tra pezzi del Sistema, i tentativi di arrivare a una soluzione pacifica di questa crisi messinese e poi alla fine lo scoppio delle ostilità.