“I diritti umani in Russia continuano a essere una chimera: trovo quantomeno antistorica e certamente liberticida la decisione di oggi della Duma di vietare quella che è stata definita “propaganda omosessuale”, ovvero un concetto grazie al quale si proibiranno i gay pride, le manifestazioni cinematografiche, culturali ed artistiche e le semplici espressioni di due uomini o di due donne che si amano”. Lo afferma in una nota Enrico Oliari, responsabile Esteri di GayLib (gay di centrodestra), il quale continua dicendo che “in Russia l’omosessualità è stata depenalizzata solo nel 1993, ma il voto di oggi riporta indietro le lancette della storia: sarà impossibile, oggi, parlare di diritti delle coppie gay e di lotta all’omofobia nel più esteso paese della Terra”. “Mi auguro – ha concluso l’esponente di GayLib – che, visto lo spacchettamento del ministero delle Pari opportunità, in Italia vi sia un rappresentante del Governo in grado di esprimere una ben che minima forma di protesta, cosa che certamente arriverà da altro paesi dove i diritti e le libertà delle persone omoaffettive sono realtà consolidata”.