La Corte Suprema ha deciso di abrogare la Doma (Defence of Marriage), la legge federale Usa che nega in sostanza le nozze tra coppie dello stesso sesso, ritenendola incostituzionale. ”Un passo storico verso l’eguaglianza” secondo il presidente Barack Obama, che su Twitter ha completato il suo messaggio cinguettando un hashtag decisamente significativo: ”LoveIsLove”, l’amore è amore. Si tratta di una vittoria per la comunità gay le cui nozze sono ora parificate a quelle etero in 12 stati. La notizia è stata accolta dopo pochi minuti da un boato di centinaia di persone radunate fuori dal tribunale. ”La Doma è incostituzionale poichè viola la eguale liberta’ delle persone, protetta – ha sentenziato la Corte – dal Quinto Emendamento” della Costituzione americana. L’incostituzionalità è stata approvata con cinque voti a favore e quattro contrari, con il giudice Anthony Kennedy che ha fatto la differenza schierandosi con i quattro giudici scelti dai democratici. A far cadere definitivamente il Defense of Marriage Act, approvato dal Congresso e sottoscritto dall’allora presidente Bill Clinton il 21 settembre 1996, e’ stato il caso United States vs Windsord, arrivato da New York e sollevato da Edith ”Edie” Windsor e Thea Spyer, residenti a New York e sposate a Toronto, Ontario, dopo 40 anni di relazione. Thea Spyer mori’ due anni dopo le nozze, nel 2009, e allora il fisco americano, applicando la Doma, tasso’ l’eredita’ di Edie Windsor obbligandola a pagare 363 mila dollari.