Dopo aver analizzato la presenza sui social network di importanti settori della Pubblica amministrazione (Ministeri e Authorities) ci siamo soffermati ad indagare sul grado di innovazione introdotto all’interno delle Agenzie.
Parlare di innovazione nella Pubblica Amministrazione italiana vuol dire aprire un tema riconosciuto come un elemento cruciale di spinta verso il recupero di competitività e crescita. L’Europa in primis ha messo in evidenza, nella Digital Agenda Europa 2020, come il contenimento della spesa pubblica passi anche attraverso una riorganizzazione delle relazioni con cittadini e imprese in ragione dell’introduzione delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione. Queste indicazioni sono state recepite, a livello italiano, all’interno dell’Agenda Digitale Italiana (ADI) che prevede interventi e progetti in tal senso. La presenza delle amministrazioni pubbliche sui social media inizia così a rispondere, al livello istituzionale, alla crescente domanda di democrazia e di qualità dei servizi imposti dalle nuove tecnologie.
Le Agenzie e Twitter
Nel diritto pubblico italiano le Agenzie sono definite come enti pubblici che svolgono attività prevalentemente a carattere tecnico-operativo. In Italia, a livello nazionale, troviamo un totale di 13 Agenzie di cui soltanto due sono presenti su Twitter. Sul social network hanno aperto un profilo ufficiale L’Agenzie delle Entrate (0 tweet, 0 following, 120 follower) e L’Agenzia del Demanio (151 tweet; 1.200 following e 488 follower). Come si può notare dai numeri di base l’account dell’Agenzia delle Entrate, aperto il 29/03/2013, è completamente inattivo.
Livello di attività
Quanto “twetta” mediamente una PA ci informa su quante notizie giornaliere vengono rilasciate a cittadini e stakeholder. Il numero di tweet di una struttura pubblica è quindi un indicatore del suo livello di attività. Purtroppo le due Agenzie analizzate si dimostrano molto deboli sotto questo punto di vista. Gli ultimi 148 tweets da parte dell’Agenzia del Demanio sono stati inviati con una frequenza media di 0,9 tweet al giorno. Per quanto riguarda l’Agenzia delle entrate, come affermato sopra, va rilevata un livello di attività pari allo zero.
Livello di interazione
Uno dei sei gruppi di lavoro della cabina di regia dell’Agenda digitale italiana è dedicato all’e-governemt. Con questo termine si intende una nuova concezione delle relazioni tra Pubblica Amministrazione e stakeholder (imprese e cittadini). Su twitter il livello di interazione – calcolato in base al numero di following, menzioni e risposte – ci dice quanto una PA sia attenta nel costruirsi un canale di interscambio informativo con i propri utenti. L’Agenzia del Demanio segue un alto numero di profili twitter (1200 utenti) e coinvolge gli altri account con un discreto numero di menzioni e risposte. Abbiamo rilevato come negli ultimi 148 tweets rilasciati dall’Agenzia del Demanio in 58 tweets sono stati citati uno o più utenti di Twitter; in totale 85 volte qualcuno è stato menzionato, sono stati citati 42 diversi utenti di Twitter e dieci tweets sono stati una risposta ad un altro utente di Twitter. Chi sono i profili con i quali l’Agenzia del Demanio interagisce di più? Con 20 citazioni il profilo più citato è quello del Demanio, segue l’AREL (Associazione di donne che lavorano nel real estate italiano) con 8 citazioni e Carlo Stagnaro, direttore dell’Istituto Bruno Leoni, con 4 citazioni. Anche qui l’Agenzia delle Entrate ha numeri pari a zero.
Livello di Popolarità
Anche per quanto riguarda la popolarità (numero di follower, retweet e menzioni di altri utenti) dobbiamo rilevare una performance non all’altezza del nome dei due enti. L’Agenzia del Demanio (488 follower) ha visto retwettato da altri utenti 78 tweet degli ultimi 112 per un totale di 266 volte. Inoltre negli ultimi 4 giorni l’Agenzia del Demanio è stata citata in 27 tweet, inviati da 15 utenti differenti. Per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate negli ultimi 6 giorni è stata menzionata in 12 tweet inviato da 7 utenti differenti .
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