"Mentre le carceri italiane sono ormai prossime all’implosione le aggressioni ai danni dei Poliziotti Penitenziari da parte dei detenuti si susseguono oramai con cadenza quasi giornaliera." A dichiararlo è il Segretario Generale Aggiunto dell’Osapp – Domenico Nicotra – che rende noto l’ultimo episodio registrato il 26 luglio presso la Casa Circondariale di Aosta "Brissogne". Questa volta, continua Nicotra, la scintilla è esplosa a seguito delle rimostranze poste in essere dagli occupanti di una cella che con tali gesti si opponevano alle decisioni assunte dal personale operante che aveva disposto l’ulteriore allocazione nella cella medesima di un detenuto extracomunitario resosi responsabile di aver violato le leggi sugli stupefacenti. Da lì a poco, continua il sindacalista dell’Osapp, tutti gli occupanti della cella e anche il detenuto "nuovo giunto" si sono scagliati congiuntamente contro il pochissimo personale al momento presente, che in numero altamente esiguo stava per soccombere alla violenza dei detenuti."
"Solo il pronto arrivo di altro personale di Polizia Penitenziaria in assetto antisommossa ha consentito il ripristino dell’ordine e la sicurezza penitenziaria, che tuttavia è stato nuovamente minato quando si stava provvedendo al trasferimento in altra sezione del detenuto extracomunitario."
"Come sempre, e forse questa volta ancor di più rimarca Nicotra, a pagarne dazio sono stati addirittura quattro operatori di Polizia Penitenziaria che solo in tarda serata sono stati dimessi dal pronto soccorso con prognosi che vanno da due a quindici giorni, oltre che evidenti danni fisici che non escludono addirittura, per taluni, contusioni alla gabbia toracica."
"È impensabile , afferma il sindacalista dell’Osapp, che sia sempre e solo il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria a subire gli effetti di un sistema penitenziario ormai arrivato "alla frutta" e per questo è necessario che il Ministro della Giustizia porti al prossimo Consiglio dei Ministri la questione "Polizia Penitenziaria" perché è diventato impossibile poter garantire la sicurezza e nel contempo tutte le attività trattamentali previste dalle leggi e regolamenti."
"Sono necessari e non più procrastinabili, conclude il sindacalista dell’Osapp, provvedimenti legislativi che possono e debbano incrementare l’Organico di un Corpo di Polizia che quotidianamente patisce una lenta ed inesorabile emorragia anche per effetto di tutte quelle aggressioni che sempre più frequentemente si registrano negli Istituti Penitenziari della Repubblica."