Un gruppo di studenti di cinema in Germania ha scatenato polemiche nel proprio paese in conseguenza della pubblicazione su youtube di un falso spot pubblicitario di un sistema Mercedes di prevenzione dalle collisioni che ha immediatamente avuto un larghissimo successo sia per la realistica fattura che per il contenuto. Il video pubblicato il 23 agosto scorso, che al momento in cui scriviamo ha già superato in meno di 48 ore le 296.000 visualizzazioni sul sito web di video "YouTube" al link https://www.youtube.com/watch?v=MZGPz4a2mCA, ha provocato tutti i tipi di reazioni su Internet e sulla stampa di oggi, tra cui la denuncia della casa automobilistica Daimler per l’uso non autorizzato del suo nome. La produzione degli studenti della Scuola di Cinema di Baden-Württemberg, nell’arco di un minuto mostra uno degli ultimi modelli della Mercedes-Benz, che percorre le vie di una borgo di campagna dell’Austria di fine ottocento e che si ferma a seguito del segnale visivo e acustico all’attraversamento di due bambine che le sbarrano la strada.
Subito dopo si vede un ragazzo che corre con un aquilone fino a quando viene investito senza che il dispositivo presente sul cruscotto abbia avvisato il conducente della presenza del giovane. Nell’istante in cui viene investito si vede l’immagine del dittatore adulto che ha causato la seconda guerra mondiale e ha determinato la morte di milioni di ebrei con l’Olocausto, mentre un istante dopo una madre grida: "Adolf". Il veicolo poi lascia il paese ed in quel momento si vede il nome su un cartello posto all’ingresso: è Braunau am Inn, Austria, la città natale del dittatore e lo schermo sfuma al nero e si legge sullo schermo con il tipico carattere utilizzato per gli spot della Mercedes-Benz lo slogan in lingua tedesca e sottotitolata in inglese: "Conoscere i pericoli prima che si verifichino." Ovviamente la Daimler ha detto in una dichiarazione che è "inappropriato" includere "la morte di un bambino, così come i contenuti relativi al nazionalsocialismo" in un annuncio, anche se "fittizio". Nei commenti su "Youtube" dei visitatori vanno da coloro che accusano i creatori di "chiara insensibilità" e li applaudo per aver girato "grande opera". Prima che si diffonda ulteriormente, anche perché in Italia già è stato cliccato da decine di internauti, Giovanni D’AGATA, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, chiede che il video venga rimosso dalle autorità perché la violenza e la celebrazione della morte di un bambino non può mai essere tollerata anche quando si riferisce al peggior dittatore che la storia dell’umanità abbia conosciuto.