La Uisp guarda con favore al senso di responsabilità prevalso nelle ultime ore, sul terreno istituzionale, da parte delle forze politiche che hanno voluto garantire la continuità di questo Governo. “Il Paese ha bisogno di punti di riferimento e di politiche pubbliche indirizzate al rilancio del lavoro, dello sviluppo e del welfare – commenta Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti – Solo attraverso misure che facciano uscire l’Italia dalla crisi economica e le restituiscano credibilità, è possibile affrontare seriamente le emergenze sociali. Per questo l’Uisp lancia appelli che guardano in avanti e puntano all’integrazione e alla coesione sociale attraverso lo sport. Lo abbiamo fatto in queste ore anche attraverso la rete interassociativa del Forum del Terzo Settore, che raccoglie le principali organizzazioni sociali italiane”.
“Riaffermata la fiducia al Governo Letta – prosegue Manco – l’Uisp ora attende sviluppi rispetto agli impegni presi dal Presidente del Consiglio sul terreno dello sport e soprattutto dello sport sociale e di cittadinanza. Così come da lui indicato alla fine di aprile, nel discorso di insediamento del suo governo. Quello fu un passaggio storico per il movimento sportivo e noi dello sport sociale e per tutti lo apprezzammo pubblicamente. Ecco, in queste ore nelle quali il governo ha ritrovato smalto ed energie per guardare in avanti, chiediamo che quella sensibilità espressa trovi gambe su cui camminare, oggi più che mai. Il Paese ha bisogno di vedere segnali di valorizzazione di quelle forze vive che possono partecipare alla sua ricostruzione morale, sociale ed economica. L’associazionismo sportivo e le società sportive sono in prima fila per dare il loro contributo alle necessarie politiche di coesione sociale e di solidarietà, al fianco delle istituzioni, nel pieno spirito di sussidiarietà che indica la Costituzione”.
“L’Uisp e il movimento di sportpertutti che rappresenta, è pronta a giocare la partita – conclude Manco – Ci sia ora un segnale di chiara volontà politica che riconosca questo valore plurale, che è culturale e sociale al tempo stesso, nel rapporto con le politiche pubbliche per la scuola, la salute, l’integrazione interculturale, la sostenibilità ambientale e la riqualificazione degli impianti, l’inclusione sociale dei soggetti deboli, la comunicazione sociale dello sport nel servizio pubblico radiotelevisivo. Il segnale che chiediamo al governo e alla politica è quello di aprire tavoli di concertazione sulle politiche pubbliche sociali e sportive, con il contributo dell’associazionismo e delle forze sane, per far ripartire con fiducia il nostro Paese”.