Unicef, 31 mln bambine non frequentano scuola primaria

Sono 31 milioni (cioè il 54% di tutti i bambini) nel 2011 le bambine nel mondo che non frequentano la scuola primaria. Nello stesso anno, 69 milioni di adolescenti in età da scuola secondaria inferiore non frequentavano la scuola, di cui 34 milioni ragazze. Questi i dati Unicef in occasione della seconda Giornata Internazionale della Bambine. Secondo l’associazione umanitaria, un anno di scuola primaria in più aumenterebbe la futura retribuzione di una ragazza dal 10 al 20%; un anno di scuola secondaria in più dal 15 al 25%. Inoltre, l’aumento di un punto percentuale nell’istruzione femminile alza la media del livello del Pil di 0,3 punti percentuali e fa aumentare in media il tasso di crescita annuale del PIL dello 0,2%. Le ragazze rappresentano il 55% dei 28,5 milioni di bambini in età da scuola primaria che non frequentano la scuola e che vivono in paesi colpiti da conflitti. Durante i conflitti armati, le ragazze sono le vittime colpite più duramente: spesso subiscono stupri o altre violenze sessuali che avvengono durante i conflitti armati. Nel 2010, solo il 59% delle ragazze provenienti da famiglie a basso reddito iscritte alla scuola primaria, che hanno completato il ciclo di studi, rispetto alla media mondiale del 76%. Per l’Unicef, un bambino nato da una madre che sa leggere ha il 50% di possibilita’ in piu’ di sopravvivere dopo i 5 anni; ogni anno in piu’ di istruzione della madre riduce le probabilita’ di mortalità infantile dal 5 al 10%. Tra le altre cose, spiega ancora l’Unicef, l’istruzione delle bambine e’ una delle strategie più efficaci per combattere i matrimoni precoci, soprattutto se continua fina alla scuola secondaria. Quando una ragazza frequenta la scuola secondaria ha 6 probabilita’ in meno di sposarsi prematuramente. ”L’istruzione puo’ trasformare la vita delle ragazze e rafforzare le comunita’ in cui vivono”, ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef, secondo cui ”l’innovazione puo’ aiutarci a raggiungere ogni ragazza trasformando l’istruzione”. ”L’innovazione ci sta dando nuovi e potenti strumenti per raggiungere e garantire un’istruzione a più bambine di quanto non si mai successo prima”, ha continuato Lake. ”Per aiutare più ragazze ad andare a scuola, a continuare a frequentare e a far completare il percorso di studi, noi stessi abbiamo bisogno di continuare ad imparare, usando questi nuovi strumenti, dando vita a nuove idee e sviluppando le innovazioni piu’ promettenti”.