Nel 2013 i disoccupati a livello mondiale raggiungeranno quota 202 milioni, di cui 73 milioni sono giovani. Scende per converso il tasso di occupazione oramai al 55,7%, un punto percentuale in meno rispetto ai livelli pre crisi, sono le cifre rilasciato oggi dall’Organizzazione mondiale per il lavoro. Non meno allarmanti di dati dell’Ocse che mostrano un aumento dei disoccupati di lunga durata, quasi raddoppiati dal 2007. Ma con tendenze non omogenee, da una parte ”’il graduale calo dei disoccupati negli Usa e in Giappone”, dall’altra l’aumento della disoccupazione nei paesi dell’Eurozona, ha sottolineato il numero uno dell’Ocse, Angel Gurria, nel suo intervento in occasione della riunione annuale del’Fmi in corso a Washington. Un timore subito raccolto, sempre a Washington, dal Commissario europeo agli affari economici e monetari, Olli Rehn, secondo cui il ”’il livello di disoccupazione, specialmente di quella giovanile, e’ un grande preoccupazione per l’Europa”. Nel 2012 nell’Eurozona i disoccupati dovrebbero raggiungere il 12,2% e l”11,1% nella Ue.