PARTE DA MILANO LA CRESCITA DEL MADE IN ITALY

Cresce nel mondo la domanda di Made in Italy, di prodotti di qualità e di creatività milanese. A confermarlo i dati presentati questa mattina dall’Osservatorio Altagamma 2013, annuale appuntamento che fotografa l’industria mondiale del lifestyle di eccellenza. Ad anticipare l’analisi economica la tavola rotonda “Milano e le eccellenze creative” che ha visto confrontarsi Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca del Comune di Milano, Andrea Illy, Presidente di Fondazione Altagamma, Mario Boselli, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Claudio Luti, Presidente di Cosmit, Piero Bassetti, Presidente di Globus et Locus.

“I risultati positivi nei diversi comparti, anche in un momento di congiuntura economica difficile come quella attuale, dimostrano come nel mondo vi sia una crescente domanda di eccellenza, di Made in Italy e di Made in Milan, in particolare. Come Amministrazione siamo impegnati nel favorire la cooperazione tra settore pubblico e operatori per valorizzare al meglio la competitività dell’intera industria creativa, affiancando dove possibile anche l’immagine della città, perche Milano è indissolubilmente sinonimo di eccellenza, creatività e qualità”, ha detto l’assessore Cristina Tajani.

“Abbiamo voluto integrare il tradizionale momento di riflessione sui mercati del luxury con un dibattito sulla promozione delle nostre eccellenze creative. Un tema centrale del nuovo Programma Strategico di Altagamma”, ha dichiarato in apertura dei lavori Andrea Illy, Presidente di Fondazione Altagamma. “Valorizzare il ‘Made In’ in ogni sua espressione è indispensabile per la nostra competitività globale e, peraltro, l’alto di gamma italiano esporta più del doppio degli altri settori. Si tratta dunque di patrimoni creativi, culturali e imprenditoriali da salvaguardare, come bene sanno fare oltralpe, in un’ottica di sistema. Il progetto di un brand per Milano è coerente con questo approccio e testimonia l’efficacia di una collaborazione fra pubblico e privato, fra associazioni e fra imprese”.

L’indagine, presentata oggi, evidenzia una crescita del 2% dei consumi di alto di gamma nel mondo, una percentuale che arriva al 6% se non si considera la fluttuazione delle valute. Gli accessori si confermano prima categoria per crescita, mentre decelera rispetto agli scorsi anni il comparto hard luxury. Nell’abbigliamento, categoria matura, il segmento maschile si mantiene più dinamico. In termini di geografie l’Asia, pur rimanendo un importante driver di crescita (+4%), cede il posto per tasso di crescita al resto del mondo (+6%), guidato dal Medio Oriente, con Dubai nuova meta mondiale dello shopping di lusso. Cresce anche l’Europa (+2%), spinta soprattutto dai turisti: infatti i consumi dei turisti extra Ue sono in salita del 13% rispetto allo scorso anno, trainati soprattutto da cinesi e russi.

Per il 2014 è prevista una crescita dei consumi superiore rispetto al 2013. Gli accessori in pelle sono la categoria in crescita più significativa, il mercato asiatico riprende velocità e si conferma il trend positivo degli ultimi due anni per quanto riguarda le Americhe ed il Medio Oriente. Bene anche il settore Food&Beverage che vede le imprese quotate in Borsa crescere in media del 6,5% rispetto al 2012, con un ritorno sugli investimenti di circa il 5,4%.