Dedicato a Lea Garofalo. Da venerdì 8 a domenica 10 novembre torna a Milano il Festival dei Beni Confiscati alle Mafie: in programma più di cinquanta eventi e l’apertura al pubblico e alle scuole di appartamenti, negozi e spazi, un tempo utilizzati da boss e affiliati della criminalità organizzata per i propri affari e oggi assegnati ad enti e associazioni per finalità sociali. Quest’anno la manifestazione si svolgerà nel ricordo di Lea Garofalo, la testimone di giustizia rapita e uccisa a Milano nel 2009 perché aveva denunciato le attività illecite di alcuni suoi familiari e commemorata dalla città, in un funerale pubblico, lo scorso 19 ottobre.
La Lombardia e Milano sono tuttora ai primi posti in Italia per numero di immobili e aziende confiscate alle mafie: secondo i dati della Anbsc (Associazione nazionale beni sequestrati e confiscati), sono quasi mille i beni sequestrati in Lombardia (quarta in Italia dopo Sicilia, Campania e Calabria e prima della Puglia), di cui la metà nella sola provincia di Milano. A Milano città, tra aziende e immobili sono stati più di 450 i beni sequestrati. L’assessorato alle Politiche sociali ha attualmente in carico 118 unità immobiliari e ha appena chiuso due bandi per altri 13 beni (uno di 18 unità immobiliari) che saranno presto assegnati. Ha infine manifestato interesse per altri otto immobili.
Il Festival dei Beni Confiscati è realizzato dal Comune di Milano con la collaborazione di Libera e dell’Anbsc e il sostegno di Fondazione Cariplo. La manifestazione vede la partecipazione di oltre 80 tra attori, scrittori e musicisti, numerose associazioni, operatori e volontari tra cui i “cuochi sociali” che cucineranno gratuitamente in alcuni dei beni aperti al pubblico. Tra loro anche uno chef professionista, Pietro Parisi che, venuto a conoscenza dell’iniziativa, giungerà appositamente da Napoli per offrire il buffet in occasione di uno degli eventi inaugurali.
Quest’anno insieme a Milano, in un gemellaggio da nord a sud per la legalità, anche la cittadina di Marsala in Sicilia organizzerà il Festival dei Beni.
L’apertura del Festival avrà luogo venerdì 8 novembre alle 10.45, nella villa di via Sant’Arialdo 69, nel quartiere Chiaravalle, composta da 18 unità immobiliari circondate da decine di ettari di terreno. Appartenuta a un pluricondannato per traffico di stupefacenti, usura, immissione di denaro falso e furto di autotreni, la villa è l’ultimo immobile confiscato messo a bando dal Comune e destinato a diventare punto di accoglienza per famiglie e adulti che hanno perso la casa. A Chiaravalle, venerdì mattina, saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Sindaco Giuliano Pisapia e numerosi alunni delle scuole superiori milanesi. L’apertura del Festival proseguirà con l’inaugurazione alle ore 12 del bene di via Santa Marcellina 4, un tempo proprietà di un trafficante di droga della Repubblica domenicana. Sarà presente il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. L’immobile è attualmente assegnato all’Associazione Vittime del Dovere per realizzare progetti dedicati alla famiglia.
Il Festival sarà anche l’occasione per un momento di solidarietà. Venerdì 8 novembre (dalle 9.30 alle 18) e sabato 9 novembre (dalle 9.30 alle 12), alla Casa di Accoglienza per gli Anziani in viale Jenner 31 si svolgerà una nuova raccolta di coperte, cappotti e indumenti invernali per i senzatetto.
Oggi a Palazzo Marino la presentazione del Festival. Sono intervenuti l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, il presidente della Commissione consiliare antimafia, David Gentili, il direttore dell’Anbsc, prefetto Giuseppe Caruso, la direttrice del Festival, Barbara Sorrentini, il referente per la Lombardia di Libera, Davide Salluzzo.
“Anche quest’anno – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – rinnoviamo l’impegno per la legalità attraverso più di cinquanta eventi realizzati nei beni confiscati alla criminalità organizzata e restituiti alla città. In quei luoghi oggi svolgiamo attività sociali, assistiamo persone in difficoltà, offriamo sostegno a chi ha bisogno. Il Festival sarà l’occasione per ricordare che la nostra città è stata territorio di attività illegali, ma che oggi più che mai intendiamo contrastare il rischio di nuove infiltrazioni mafiose, opponendo un’autentica e convinta cultura della legalità”.
Tra i cinquanta eventi in programma, numerose le presentazioni di libri, le occasioni di dibattito, gli spettacoli teatrali e musicali, le attività per i bambini e le iniziative di solidarietà.
Tra gli appuntamenti speciali la serata di apertura del Festival alla discoteca dell’Ortomercato in via Lombroso 54 con Fabrizio Gatti e Giulio Cavalli (venerdì 8 novembre dalle ore 21); la consegna delle chiavi degli immobili a 9 nuove associazioni presso il bene di viale Majno 3 (sabato 9 novembre alle ore 12); il pranzo sociale presso il Giardino di via Montello intitolato a Lea Garofalo (sabato 9 novembre alle ore 12); la merenda al Social Market di via Leoncavallo 12 (sabato 9 novembre alle ore 16); l’aperitivo nel Bar “No Slot” in viale Jenner 29 (sabato 9 novembre alle ore 19); la presentazione del progetto cinematografico “Mani in terra” con il regista Giulio Manfredonia e il produttore Lionello Cerri alla discoteca dell’Ortomercato in via Lombroso 54 (sabato 9 novembre alle ore 21); le partite di rugby al Centro sportivo Iseo, in via Iseo 12 (domenica 10 novembre dalle 9 alle 16.30).
Nelle tre giornate partirà la raccolta di firme organizzata da alcuni consiglieri comunali per la proposta di legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo, presentata a Palazzo Marino il 9 ottobre. Numerose infine le merende organizzate e realizzate dai “cuochi sociali” in tutti e tre i giorni di Festival.
I cinquanta eventi saranno realizzati grazie alla partecipazione di oltre ottanta attori, musicisti e scrittori: Giulio Cavalli, Daniele Biacchessi, Christian Di Domenico, Silvio Orlando, Carmelo Rifici, Tindaro Granata e Babygang per il teatro; Fabrizio Gatti, Andrea Ballone, Carlo Gariboldi, Simone Satta, Alessandro Stellino, Enzo D’Antonio, Attilio Bolzoni, Michela Marzano, Alessandra Coppola e Ilaria Ramoni, Pina Variale, Anna Vinci e Gaspare Mutolo, Cristina Perilli, Moni Ovadia e Marco Rovelli, Giuseppe Rizzo, Gianni Biondillo, Pierpaolo Romani, Ombretta Ingrascì, Marika Demaria, Jacques de Saint-Victor; Vintage Violence, 7 Grani e Raffaele Kohler e diverse band giovanili per la musica; Giulio Manfredonia e Lionello Cerri, Andrea Segre e Ivan Vadori per il cinema.
Gli immobili confiscati alle mafie e aperti per il Festival sono:
– villa di Chiaravalle in via Sant’Arialdo 69 (bando chiuso il 28 ottobre 2013);
– appartamento in viale Jenner 31 (Casa Accoglienza Anziani – Comune di Milano);
– appartamento in via Santa Marcellina 4 (Associazione Vittime del Dovere, famiglie);
– appartamento viale Majno 3;
– appartamento via Monti 41 (ATS Occhi Aperti, adolescenti e cyberbullismo);
– negozio via Leoncavallo 12 (Social Market – Associazione Terza Settimana, famiglie e povertà);
– negozio via Momigliano 3 (Zero 5 Laboratorio di Utopie Metropolitane, progetti educativi famiglie e minori);
– negozio via Cenisio 25 (Aldo Perini Onlus, malati di Sla);
– appartamento via Ceriani 14 (Consorzio Farsi Prossimo, accoglienza famiglie)
– appartamento via Curtatone 12 (Associazione Suoni Sonori, adolescenti in difficoltà);
– discoteca dell’Ortomercato, via Lombroso 54 (Sogemi);
– centro sportivo di via Iseo 12 (Milanosport);
– villetta a schiera via del Mare 185/187 (Comunità San Patrignano – Libera, recupero tossicodipendenti);
– appartamento via Mario Bianco 20 (Comunità di Sant’Egidio Milano onlus, coabitazione anziani fragili).