Dopo l’articolo pubblicato ieri su Repubblica.it nel quale si riportavano dati vecchi di 4 anni come i risultati dell’ultimo dossier dell’ANVUR sulla qualità dell’insegnamento delle università telematiche italiane, l’operazione screditamento continua con il pezzo apparso oggi, 8 novembre 2013, su La Stampa, nel quale Lorenza Castagneri si pone una domanda e si fornisce da sola una risposta pretendendo di dare una notizia. Anche in questo caso la fonte per La Stampa è ancora una volta un dossier vecchio di 4 anni che, tra l’altro, si limitava a fornire indicazioni di massima alle università telematiche in generale e all’UniCusano nel caso specifico. Si può considerare una notizia da pubblicare nel 2013, una rubrica che fa riferimento nella sua composizione a dati del 2010 riferiti all’anno precedente? In 4 anni l’UniCusano, all’interno di un processo di costante evoluzione, ha dato vita a una trasformazione veloce e straordinaria dell’ateneo, sia in termini di strutture che in termini di offerta didattica. Titolare tendenziosamente “Laurea online: è vera laurea?” trincerandosi, tra l’altro, dietro un punto di domanda, è un’operazione scorretta dal punto di vista legale (l’UniCusano rilascia certificati di laurea su autorizzazione ministeriale), ma anche professionale e umano, perché dietro un titolo come quello si produce, oltre che un danno, un’offesa nei confronti dei professionisti, personale didattico e non (più di 200) che all’UniCusano lavorano quotidianamente. L’offesa maggiore è però indirizzata agli studenti, come quelli che in questi giorni si sono laureati all’UniCusano riuscendo a raggiungere un obiettivo prezioso grazie proprio all’organizzazione e al metodo di studio che l’ateneo offre ai suoi iscritti, basato sull’accostamento vincente dell’erogazione didattica online abbinata a quella in presenza. L’articolo de La Stampa ha un solo pregio, quello di farci capire per quale motivo l’UniCusano e il mondo delle telematiche finisce costantemente sotto attacco. Recentemente l’UniCusano ha pubblicato un suo studio, riportato dalla maggior parte dei mezzi di comunicazione di settore e non, in cui si evidenziava un incremento statistico delle adesioni degli italiani alle università telematiche. Le cifre di questo studio vengono pretestuosamente messe in discussione dal quotidiano torinese confrontandole con quelle del Cnvsu del 2008-2009. Vi renderete conto da soli che in 5 anni cambiano molte cose, soprattutto perchè nel 2008-09 le telematiche non avevano che 5 anni di vita. E se qualcuno vi invitasse a cena e vi offrisse cibo cucinato 5 anni prima? Lo mangereste? Nessuno se la prenda a male se leggendo l’articolo de La Stampa successivamente ci si chiede: è vero giornalismo?
Ufficio stampa UniCusano