Chi è benefattore della Chiesa ma ruba allo Stato è ”un ingiusto” che conduce una ”doppia vita”. Lo ha detto papa Francesco nell’omelia, pubblicata da Radio Vaticana, della messa celebrata stamane a Santa Marta. ”La differenza – ha spiegato Francesco – è che chi pecca e si pente, chiede perdono, si sente debole, si sente figlio di Dio, si umilia, e chiede proprio la salvezza da Gesù. Ma di quell’altro che scandalizza, che cosa scandalizza? Che non si pente. Continua a peccare, ma fa finta di essere cristiano: la doppia vita. E la doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto male. ‘Ma, io sono un benefattore della Chiesa. Metto la mano in tasca e do alla Chiesa’. Ma con l’altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri… ruba. E’ un ingiusto. Questa è doppia vita. E questo merita, dice Gesù, non lo dico io, che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui”.