Viaggio nel mondo della seduzione: Valeria Albi, nè nuda, nè muta, ma donna

Valeria Albi bella lo è certamente e non solo per la fascia da Miss. Però è molto di più: fresca, esultante e sicura. Vittoriosa. La pelle liscia, seducente, intrigante, ma soprattutto donna, una donna che domina la scena in un paese dove il potere è degli uomini e le donne contano come mogli, madri e mannequins. Valeria in un mondo di figure grigie e anonime, è una donna: quando la conosci sei certo di ricordare il nome, la faccia, il sorriso. Si, perché Valeria contiene una tale potenza, un’energia piena di libertà, una femminilità così aggressiva che quando la vedi non la dimentichi più. Di lei dice: “Sono una ragazza caparbia, amo le mie idee ma amo anche ascoltare i consigli che seguo raramente. Sono sempre pronta ad aiutare gli altri, a volte anche prima di me stessa, per questo i miei genitori mi prendono in giro e mi chiamano la psicologa. Fin quando non vedo con i miei occhi l’errore non lo capisco, perciò mi impegno al massimo per ottenere ciò in cui credo. Mi piace molto passare il mio tempo libero con i bambini, ma il realtà il mio tempo libero è pochissimo. Le mie giornate sono interminabili e sempre impegnate, sono divisa tra l’università, prove prima della sfilata, corso di inglese, palestra e la sera mi diletto a fare foto per il sito Corsomanthonè.it di Pescara. Quando sono giù di morale uso carta e penna come valvola di sfogo e solo così riesco a liberarmi dei miei pensieri”. Dopo aver passato una vita a studiare la seduzione capirete che riconosciamo a pelle una di talento. E’ stata brava la nostra Valeria nel non cadere in tentazione lungo il percorso: se dovessimo rispondere perché, diremmo anche che forse assomiglia alla fidanzata ideale. Un altro luogo comune che però forse ai maschietti, ai quali piace molto essere gli unici o quasi, potrebbe non piacere. Ma Valeria è la Miss di tutti: l’inconsueta bellezza che ricorda la fidanzata di ognuno di noi. Valeria è una pagina della vita, quella vita che fa tanti giri e che va presa com’è: a cuor leggero ma con tutta la passione che abbiamo dentro.

Valeria Albi tutte le belle ragazze vogliono fare le Miss: ma è solo questione di fascia o c’è dell’altro?
Non è solo una questione di fascia: perlomeno,per quanto mi riguarda ho deciso di partecipare a questo concorso per dimostrare che le ragazze che vi partecipano, non sono semplicemente un paio di gambe, ma che sono in grado di ragionare e che probabilmente utilizzano questo concorso come strumento per farsi notare e conoscere anche per la loro personalità.

Più un gioco o una professione?
Per me è iniziato tutto per gioco, nel mese di Agosto l’Università era chiusa, invece di prendermi un mese di riposo, ho deciso di provare per gioco questa esperienza! Ed è andata..

Magari se non sfondi nella moda ti butti in Politica…
Questa cosa l’ho già pensata sinceramente! Vorrei tanto portare alle persone i miei valori e le miei opinioni, cercando di trovare soluzioni per poter essere tutti d’accordo sulla risoluzione dei problemi comuni che oggi giorno la società ci pone.

Non ti fa sorridere essere considerata una quota rosa?
Certo, abbastanza. Credo che abbiamo superato da tempo il problema di emancipazione delle donne, dunque non vedo perchè nel 2013 la donna faccia ancora fatica a inserirsi in alcuni settori lavorativi. Abbiamo assodato da tempo la parità dei sessi, perciò è triste trovare ancora al giorno d’oggi persone che cerchino di tenerci fuori da alcuni lavori.

Invece nel mondo della fotografia che aria tira?
La fotografia per me è semplicemente un hobby. Diciamo che uso la macchinetta maggiormente per uso personale! Per immortalare paesaggi sorprendenti e scattare foto divertenti.

Da questa esperienza cosa ti porti dentro?
E’ stata un’esperienza indimenticabile, 15 giorni intensi, ricchi di emozioni fortissime. E’ stato un sogno, il mio sogno diventato realtà. Non avrei mai pensato di poter arrivare in finale, e invece eccomi qua. Porterò dentro tutto ciò che mi ha insegnato questa esperienza : credere in me. Che è proprio quello che non ho mai fatto. Ho imparato a gestire le mie emozioni, ho capito che non serve essere la più bella, ma basta portare avanti a testa alta la propria personalità. Ho imparato a reggere la competizione, non avevo mai immaginato di dovermi confrontare con quasi 190 ragazze, e devo ammettere che è stato sorprendente per me il modo in cui l’ho vissuto! Non ho mai desiderato nemmeno per un secondo di essere diversa, di essere migliore, di essere qualcun’altra, nonostante ci fossero ragazze molto più belle di me. Per farsi notare a volte basta essere semplicemente se stessi, senza cercare troppi mezzi che ci portino lontano da quello che siamo realmente. Dunque porterò sempre un dolce ricordo di 15 giorni bellissimi.

La prima gaffe che ti viene in mente?
Verbalizzando un esame all’università, mentre il Professore si complimentava con me, io per rendere più credibile il mio intenso impegno per lo studio della sua materia, gli spiegavo che per studiare la sua materia mi ero rinchiusa dentro casa da settimane! Beh il Prof mi risponde dicendomi di avermi vista due sere prima a ballare in un locale! Se invece devo raccontarvi una gaffe da miss : la sera del passaggio delle finaliste, la mia faccia buffa e incredula quando il conduttore ha letto il mio nome, verrà ricordata da tutti i presenti al teatro.

A chi devi dire grazie?
Alla mia famiglia, e soprattutto a me. Alla mia famiglia per avermi trasmesso i valori che oggi segnano il cammino della mia vita, che mi indirizzano in ogni mia decisione, e a me stessa per aver fatto dei valori che mi sono stati trasmessi, il mio cammino di vita e per la determinazione che ho in ogni percorso che inizio.

Quando viene eletta una Miss tutte le ragazze fanno festa con lei: è davvero così o sotto sotto c’è un pizzico d’invidia per non essere stata preferita dalla giuria?
Invidia no, l’unico rammarico che porto è quello di non aver avuto molto tempo per potermi far conoscere dalla giuria. Non sono sicuramente riuscita a mostrare la persona che sono e il mio modo di pensare. Avrei voluto più tempo per confrontarmi con loro e scambiarci delle opinioni. Ho indossato con orgoglio quella maglia con lo slogan di quest’anno: "NE’ NUDA NE’ MUTA", perché credo profondamente in questo. Non siamo donne oggetto e non dobbiamo essere trattate come tali, ma non sono sicura che siamo riusciti a trasmettere a casa questo segnale, visto che non ci è stata data l’opportunità a me e ad altre 40 ragazze di poter parlare, o almeno di presentarci personalmente, per mancanza di tempo e per selezioni già effettuate dalla giuria. Per quanto riguarda la vincitrice quest’anno l’elezione è stata un po’ diversa da quella che veniva fatta generalmente in passato: per una questione di sicurezza hanno preferito che quel momento lo vivesse da sola.

Hai mai litigato con qualcuna durante le selezioni?
Mai, con nessuna. Ho trovato delle ragazze carinissime che mi trattavano come una sorella maggiore, sempre pronte a chiedermi consigli. Le mie compagne della regione per scherzare mi chiamavano mamma Chioccia.

Giulia Arena è la più bella d’Italia?
No, non lo è, ma ha dimostrato che il concorso non cerca semplicemente una ragazza bellissima da portare a spasso. Bensì per "bellezza" intendono la fusione di due componenti fondamentali per il concorso: bellezza esteriore e bellezza dell’anima. E lei ha dimostrato di averle entrambe. Perciò questa è la dimostrazione del fatto che la bellezza esteriore va accompagnata da altro.

Concorsi, sfilate, diventare modella: la tua famiglia come l’ha presa?
La mia famiglia è stata sempre molto restia nei confronti di questo mondo, infatti hanno sempre preferito che io portassi avanti i miei studi. Così ho seguito il loro consiglio, e a 4 esami dalla laurea, mi sono sentita pronta per provare un’esperienza del genere. Come mi hanno sempre insegnato i miei genitori: prima il dovere e poi il piacere!

Imparare a indossare gli abiti nel modo giusto: è un esercizio facile?
Se è la tua passione si. Non l’ho mai sentito come un peso, anzi, è sempre stato il mio sogno, che probabilmente rimarrà tale. Ho iniziato a sfilare all’età di 16 anni, e da subito ho capito che sulla passerella riuscivo a perdere l’imbarazzo e la timidezza con le persone.

Nella vita di tutti i giorni invece cosa ti piace portare?
Nella vita di tutti i giorni indosso un abbigliamento molto casual: jeans e camicetta per le giornate in università e leggins e t-shirt per le serate con le amiche.

Valeria nel privato: più casta o diva?
Sono una persona molto introversa e riservata con chi non mi conosce. Non racconto a nessuno di me, mi piace stare in un angolo a osservare, silenziosamente. Quindi direi casta sotto questo aspetto… Quando sono con gli amici, invece, si scatena la mia anima esuberante, quindi in questi casi diva!

Che rapporto hai con l’altro sesso?
Ho un bellissimo rapporto con i maschi. Ho tantissimi amici. Di loro mi posso fidare perchè ti danno consigli sinceri senza avere invidie o gelosie e sono molto più schietti e diretti di noi donne, che a volte per dire qualcosa facciamo infiniti giri di parole.

Cosa non si deve mai fare con te?
Mentire. Odio le persone bugiarde. Non riuscirei mai a starci a contatto, preferisco una triste verità ad una bella bugia. Non tollero le persone ipocrite.

Sei una studentessa: c’è del merito nei nostri atenei?
Sicuramente. Nel nostro ateneo si emerge per merito e non per altro.

Le prime cinque priorità che ti sei posta come possibili obiettivi?
Laurea, lavoro, famiglia. Mi accontenterei di questi tre.

E per l’Italia cosa cambierà con Valeria a guidare il Governo?
Sicuramente cercherei di dimezzare il dislivello che c’è tra ricchezza e povertà: siamo tutti meritevoli di una vita dignitosa. Credo che ognuno di noi abbia diritto a un futuro migliore. Perciò dobbiamo unirci, invece di dividerci. Troverei un modo per essere tutti d’accordo. Per credere e sperare in un futuro diverso. Dobbiamo sentirci un popolo, che combatte per il proprio paese, e non che gli rema contro. Ricordiamoci sempre che l’unione fa la forza. Perciò se corriamo tutti dietro allo stesso obiettivo senza perderci per strada, arriveremo sicuramente al traguardo, insieme.

Domani che giorno sarà?
Domani sarà una giornata speciale. Come tutte le giornate. Nulla di stravagante, ma per me eccezionale: università, studio, palestra, cena in famiglia. Mi accontento di queste piccole cose che per me fanno la differenza.