
Sono rilevanti i numeri che scaturiscono dall’offensiva contro il fenomeno degli affitti ”in nero”. A condurla la Guardia di Finanza di Roma che nel mese di settembre ha stretto un Patto Antievasione con Regione Lazio, Roma Capitale e le Università: ”La Sapienza”, ”Tor Vergata”, ”Roma Tre”, alle quali si è aggiunta la Direzione Regionale Agenzia delle Entrate del Lazio. La strategia elaborata muove su due direttrici parallele: da un lato, piu’ peso all’intelligence e alle sinergie per smascherare i proprietari disonesti che evitano di pagare le imposte e speculano sugli studenti; dall’altro, il dialogo, attraverso una massiccia campagna di informazione sui rischi legati al ”sottobosco immobiliare”, che spesso favorisce l’insorgere di sacche di degrado… dialogo che permette di fornire agli studenti assistenza per regolarizzare le loro posizioni con i conseguenti vantaggi, anche sotto il profilo dei servizi offerti dagli Enti Pubblici per i meno abbienti. Su 132 controlli effettuati – anche grazie alla preziosa collaborazione di decine di studenti – dal mese di ottobre a oggi, ben 92 sono risultati irregolari con conseguente recupero di imponibile non dichiarato per oltre 1,7 milioni di euro. Dall’inizio dell’anno lo sforzo sostenuto dalle Fiamme Gialle romane ha complessivamente permesso di smascherare un’evasione di 12 milioni di euro, ai quali si aggiungono 13,5 milioni di euro, valore degli immobili sequestrati. Grazie al patto antievasione si e’ registrata un’impennata di segnalazioni, + 250% con un conseguente incremento di controlli + 179%. Tra i tanti casi emersi un ottuagenario evasore totale, gia’ noto alle cronache, nei confronti del quale e’ stata emessa una misura di prevenzione patrimoniale consistente nel sequestro di beni per un valore di 13,5 milioni di euro e, precisamente, 47 immobili tra Ardea e Roma – Tor Vergata, oltre a tre automobili, un ciclomotore ed un camper. Inoltre grazie alla segnalazione di uno studente, al numero di Pubblica utilita’ 117, e’ stato possibile risalire a un sessantenne proprietario di sei unità immobiliari, in zona Magliana, locate in ”nero” a soggetti comunitari ed extracomunitari. L’intervento ha permesso di contestare non solo la mancata registrazione dei contratti di locazione e l’omessa dichiarazione dei conseguenti redditi percepiti dal proprietario per un imponibile pari a 171.305 Euro, ma anche di denunciarlo per gli allacci abusivi alla rete idrica ed elettrica.