di Jessica Guazzotti
Vedo una certa coerenza tra il buco nell’ozono e andare in giro a gambe scoperte, infatti; questo strato ormai bucato, dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nello schermare la superficie dai pericolosi livelli dei raggi ultravioletti; questo dunque, mi fa pensare che le ragazze vadano in giro senza calze poiché percepiscono più di prima il caldo derivato dai raggi del sole che non vengono più protetti da questo strato dell’atmosfera! È molto difficile inquadrare quanto la moda in verità si trovi oggi a rappresentare i disagi e le inquietudini che caratterizzano i nostri tempi. Per moda si può intendere il modo di vestirsi, ma anche il modo di comportarsi, i posti che si frequentano e il modo in cui lo si fa, per moda si può intendere la musica che viene ascoltata, i tratti distintivi insomma che caratterizzano le generazioni nel tempo. È poi in fondo proprio questo il punto, sono le generazioni stesse le protagoniste vere e proprie della moda del momento, sono loro, le persone che vivono nella società, a modellare i loro comportamenti e i loro modi di vivere per potersi sentire a proprio agio in questo mondo. Non è facile individuare con precisione la generazione che caratterizza i nostri tempi, anche se, in linea generale se si volesse parlare dei giovani, non è di certo entusiasmante constatare che la maggior parte di loro, come dire, “si stanno perdendo per strada”. Ecco, vorrei cercare di spiegare un po’ meglio questa affermazione scritta tra virgolette, credo sia il modo più giusto per definire la generazione dei giovani d’oggi, sarebbe troppo facile utilizzare termini dispregiativi per etichettarli come ragazzi senza valori, che sprecano la vita, che maltrattano i loro coetanei, che vogliono sentirsi grandi prima del tempo, che sono disposti a tutto pur di raggiungere i loro obiettivi, e si sentono padroni del mondo quando in realtà sarebbe più opportuno che si sentissero solamente padroni di loro stessi e si rispettassero in primis per quello che sono. Molti cercano di apparire quello che non sono, pur di essere considerati qualcuno, cercano di eccedere in tutti i modi per sentirsi “dei grandi” agli occhi degli amici, si comportano in modi eccessivi per fare notizia, ma si dimenticano di vivere la loro età. Questa credo sia in realtà la cosa più triste, non sanno cosa significa avere 15, 17 o 19 anni. Sembra che la sottoscritta, da come parla, abbia come minimo 35 anni, quando in realtà io ho nemmeno 10 anni in più di questa giovane generazione, ma sembra sia passato così tanto tempo da quando avevo io 14 anni, e il mondo invece è cambiato con una con una velocità sempre più sbalorditiva. Quando dico che i ragazzi di oggi si stanno perdendo per strada, mi riferisco al loro modo di vivere la vita. Questo non significa che si vorrebbero avere tutti ragazzi immatricolati tipo soldatini che si comportano tutti nello stesso modo, fanno le stesse cose con sempre buone intenzioni, non sbagliano mai, e rigano dritto per la loro volontà personale, questa è utopia, e se vogliamo un mondo così in realtà non lo vorrebbe nessuno, non piacerebbe a nessuno di noi, e credo cha la maggior parte si troverebbe a disagio. Però ecco, ora a quanto pare mi sembra che ci troviamo esattamente dal lato opposto rispetto alla situazione idealizzata nelle righe precedenti, e io mi chiedo, che futuro ci potrà essere quando questi ragazzi saranno diventati adulti?!?! La metà di loro, o poco meno della metà non arriverà all’età adulta perché ora non sa più come darsi da fare per guadagnare soldi da spendere nella cocaina per drogarsi, un’altra parte non saprà insegnare ai propri figli cos è la vita perchè nella loro adolescenza, quando dovevano impararlo, hanno sprecato il loro tempo nel cercare in tutti i modi di comportarsi già da “grandi”, un’altra parte passerà il proprio tempo tra ospedali e cure mediche per depurarsi dalla dai week end adolescenziali passati a divertirsi grazie al fumo e all’alcool, e infine, l’ultima parte, quella composta dalle donne, vedrà giovani adulte con una vita già vissuta come se avessero 80 anni suonati per tutte le esperienze fatte e le tappe bruciate. Ci terrei ad aprire una piccola parentesi sulle donne appunto, anche qui, solo le ragazze, le ragazzine di 14 anni “le peggiori”, perché loro, si vogliono comportare da donne a tutti i costi e in tutte le situazioni in cui si trovano nella loro vita da 14enni, non rendendosi conto che stanno perdendo davvero gli anni più belli della loro vita, avranno tanto tempo per essere donne, perché hanno questa fretta di crescere, di truccarsi, di vestirsi con vestitini inguinali, di sedurre i maschi, di aver sempre i capelli perfetti e gli ultimi abiti firmati alla moda?!?!?!!? Ragazze, voglio rivolgermi proprio a voi, assaporatevi la vostra età, il non dover aver doveri, il poter uscire di casa spettinate e senza trucco, con un paio di scarpe da ginnastica e un pantalone non troppo perfetto, il poter sorridere a un ragazzo senza nascondere dietro quel sorriso chissà quale scopo, l’ascoltare un amica perché avete il tempo per poterlo fare, e poi, gustatevi il sabato sera, la scarpa con il tacco per l’uscita nel week end, che non diventi la normalità, ma l’attesa di vestirsi bene quando si esce con le amiche, andate in discoteca a divertirvi con le amiche, andate per ballare e conoscere bravi ragazzi che gli piacete per come siete e non per come vi atteggiate, mostrate quello che siete davvero e non il vestito firmato che indossate, siate sincere con le persone che vi vogliono bene e abbiate il coraggio di condividere con loro quello che vi accade, non pensate di poter fare tutto da sole, siete piccole, ma anche se foste grandi non potreste comunque far tutto da sole, godetevi l’essere bambine che crescono, godetevi quello che scoprite e imparate ogni giorno, non datelo per scontato senza nemmeno gustarvelo, abbiate amore e rispetto verso voi stesse prima di tutto. E poi ancora, un ultima cosa, se dovete fare a gara tra di voi e sentirvi in competizione, fatelo per cose che hanno davvero senso e per cui ne vale la pena, non per chi ha il cellulare più costoso o più vestiti, o per chi beve di più al sabato sera o va a letto con più ragazzi, ma piuttosto per chi è più brava a dare un aiuto a un amica, per chi è più coerente in un rapporto di coppia, per chi ha più voglia di fare volontariato o per chi è più educata e rispettosa verso i suoi genitori. Questi chiaramente sono solo piccoli spunti di riflessione che voglio darvi, non sono regole da seguire o dogmi da rispettare, ma ancora una cosa voglio scriverla: siete voi i protagonisti della vostra generazione, dei vostri anni, delle vostre esperienze; cercate di passare alla storia lasciano un ricordo positivo di buon esempio, un ricordo sano che gli altri possano utilizzare come termine di paragone, e non lasciate il vostro segno come la generazione che si è fatta ricordare come la generazione autodistruttiva, senza valori, menefreghista, che voleva passare alla storia più per le cose brutte e tristi che per quelle belle e sensate che ha fatto.