
Recentemente l’Agenzia del territorio (ora Agenzia delle entrate) ha reso noto il bilancio della cosiddetta "operazione case fantasma" tramite la quale sono "emerse" circa 1,2 milioni di unità immobiliari non registrate in catasto, in parte attraverso regolarizzazione volontaria dei proprietari, in parte attraverso accertamenti dell’Agenzia. L’operazione è iniziata nel 2011, grazie a una normativa che ha anche attivato l’anagrafe immobiliare integrata, una sorta di unione di tutte le banche dati che riguardano gli immobili. Dal Gennaio 2011 l’Agenzia del territorio ha inoltre messo in moto attività di monitoraggio del territorio, con la collaborazione dei Comuni e anche attraverso riprese aeree, al fine di scovare gli immobili "fantasma" e farli emergere. L’accertamento si è concluso il 30/11/2012 e le rendite catastali presunte assegnate risultano, al 4 Ottobre 2013, 492.000. In merito abbiamo provveduto a realizzare una scheda pratica che possa servire a chi non è ancora “emerso” e, nel contempo, chi è invece “emerso” possa verificare se le cose sono state fatte per bene. La scheda, a cura da Rita Sabelli, che è responsabile per l’Aduc in materia di aggiornamento normativo, è così strutturata:
– Come è stata attribuita la rendita presunta?
– Come è avvenuta la notifica al proprietario?
– Quali sono le sanzioni e gli oneri da pagare?
– Accatastamento tardivo, autotutela e ricorso giudiziale
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori