
Consumi ”drammaticamente fermi”, clima di fiducia ”incerto”, redditi pro-capite reali ai livelli del 1986, pressione fiscale inchiodata al 44% fino al 2016. E’ il quadro che emerge da un’analisi Confcommercio sul peso delle tasse sui consumi, l’ammontare delle tredicesime e la propensione alla spesa per il Natale. Il Centro studi dell’associazione conferma una riduzione dei consumi per l’anno 2013 pari al 2,4%, un fenomeno ”molto grave”, che segue la caduta eccezionale del 4,2% del 2012. Tutto ciò ”prefigura, e non poteva essere altrimenti, l’ennesimo Natale di austerità”