”Visto il numero di coloro che sono andati a votare, non c’è dubbio che l’investitura c’è, ed è forte. Adesso l’obiettivo più importante concerne la necessità di trovare l’unità del partito attorno al nuovo leader. E che comporta anche l’intelligenza del vincitore di capire che il cambiamento che vuole lo può attuare solo se ha un partito forte e stabile attorno a lui”. Parla così Romano Prodi, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero, il giorno dopo la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del Pd. Il fondatore dell’Ulivo, che ieri si è recato a votare, ricorda quindi che le primarie sono ”il momento dello scontro democratico, ma dopo lo scontro, un partito deve mettersi insieme”. ”Quello che io raccomando, se posso fare una raccomandazione – prosegue – è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, ovviamente diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico”. Circa la partecipazione di 3 milioni di persone, al di sopra delle aspettative, Prodi dichiara: ”Con i dati dell’affluenza che abbiamo, una vittoria è già stata colta. C’e’ una massiccia spinta in una nuova direzione, nel fatto che nuove persone sono scelte per assumere responsabilità politiche. E’ il segno di una fortissima investitura di fiducia ma, appunto, anche di responsabilità”.